Nella sessione di ieri, il consiglio di amministrazione della Banca nazionale serba (NBS) ha aumentato il tasso di interesse di riferimento al 2,5%. Il tasso di interesse sulle linee di credito è del 3,5% e il tasso di interesse sui depositi è dell’1,5%.
La spiegazione della decisione afferma che il proseguimento del conflitto in Ucraina ha inciso sull’aggravarsi della crisi energetica a livello globale, sull’ulteriore crescita dei prezzi dei prodotti agricoli primari e delle materie prime industriali, nonché sul prolungamento del difficile funzionamento delle catene di approvvigionamento. Pertanto, si è deciso di inasprire la politica monetaria al fine di limitare gli effetti secondari sulle aspettative di inflazione e l’ulteriore crescita dell’inflazione sul mercato interno, cosa che contribuisce a mantenere la stabilità del tasso di cambio del dinaro rispetto all’euro.
“L’inflazione in Serbia, come nella maggior parte degli altri Paesi, ha continuato a salire e ad aprile è stata del 9,6% su base annua, di cui circa 2/3 del contributo provenivano ancora dai prezzi di cibo ed energia. La crescita dell’inflazione all’importazione si è riflessa anche nella crescita dell’inflazione core (inflazione totale al netto dei prezzi di generi alimentari, energia, alcol e sigarette). Tuttavia, l’inflazione core, che si è attestata al 5,5% ad aprile, rimane molto inferiore sia all’inflazione core in Paesi comparabili della regione che all’inflazione totale interna. Oltre a preservare la relativa stabilità del tasso di cambio, un fattore importante per un’inflazione core più bassa e stabile sono le aspettative di inflazione a medio termine del settore finanziario, che ha continuato a rientrare nell’obiettivo della Banca nazionale serba”.
La Banca nazionale sottolinea che l’inflazione dovrebbe muoversi su un sentiero discendente nella seconda metà di quest’anno e che ci si aspetta un suo ritorno ai limiti dell’obiettivo nella seconda metà del prossimo anno. L’NBS stima che la crescita dei prezzi mondiali dei prodotti primari, dell’energia, nonché l’aumento dell’inflazione all’importazione continueranno a esercitare pressioni inflazionistiche per qualche tempo, dopodiché è previsto un loro graduale indebolimento.
https://www.danas.rs/vesti/ekonomija/nbs-povecala-kamatnu-stopu-za-05-odsto/
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