I lavoratori del settore privato che non usano le pause consentite dalla legge regalano ai datori di lavoro circa 448.000 euro al giorno. In Serbia, un terzo dei lavoratori del settore privato non impiega il tempo per la pausa, legalmente autorizzato, durante l’orario di lavoro, mentre il 69% dei lavoratori del settore non usano tutto il tempo della pausa, evidenzia l’organizzazione “Pobuna Srbija”.
Secondo i dati di questa organizzazione, pubblicati sul profilo Instagram, per ogni giorno lavorativo di pausa non utilizzata, i lavoratori del settore privato in Serbia “donano” circa 448.000 euro ai loro datori di lavoro.
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Ciò è stato dimostrato da un sondaggio condotto su un campione di 4.250 impiegati a Belgrado, Nis, Novi Sad, Kragujevac, Kraljevo, Cacak e Valjevo, dall’8 aprile al 15 luglio 2019.
Secondo i risultati, il motivo per cui i dipendenti non vanno in pausa è il numero insufficiente di colleghi che potrebbero sostituirli, il troppo carico di lavoro e la paura di essere giudicati dal datore di lavoro o dal vicino capo reparto.
“Oltre l’80% di coloro che non usano l’intera pausa, o almeno una parte, non sanno nno quanta pausa abbiano diritto”, aggiunge l’organizzazione.
I lavoratori edili, che lavorano 10 ore al giorno, nel 95% dei casi pensano di aver diritto a una pausa di 30 minuti e in realtà ne hanno 45 di minuti. Lo stesso vale per gli autisti, i commercianti e i venditori a cui, in alcune aziende, viene calcolato come pausa anche il tempo passato in bagno.
A Nis il 75% dei lavoratori non utilizza l’intera pausa. Secondo il sondaggio, di tutti i lavoratori che non usano la pausa, l’89% afferma che questa non è volontà loro. L’organizzazione ricorda che una pausa durante la giornata lavorativa è garantita a tutti coloro che lavorano un minimo da quattro a sei ore e le interruzioni devono essere effettuate durante l’orario di lavoro.
I dipendenti che lavorano da quattro a sei ore al giorno hanno diritto ad almeno 15 minuti di riposo durante l’orario di lavoro, quelli che lavorano per otto ore hanno diritto ad almeno mezz’ora, mentre quelli che lavorano 10 ore possono riposare per almeno 45 minuti.
Viene sottolineato altresì che se il processo di produzione non può essere interrotto, il datore di lavoro è obbligato a fornire al dipendente una sostituzione adeguata durante la pausa.
“Sfortunatamente, sebbene ogni giorno ascoltiamo la frase che il tempo è denaro, sembra che il vostro tempo sia facile preda di un datore di lavoro che lo trasforma in denaro meglio di voi. Prendetevi cura del vostro tempo e denaro e prendetevi una pausa, o almeno pensate a quanto denaro avete dato fino ad ora al vostro datore di lavoro che parcheggia la sua BMW all’ingresso della fabbrica mentre voi vi nascondete dai controlli nel trasporto urbano e periferico”.
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