L’azienda cinese “Hesteel”, che ha acquistato l’Acciaieria di Smederevo, non ha firmato alcun contratto che la obbliga ad assumere tutti i dipendenti attuali.
Le fonti del quotidiano “Blic” nel governo serbo hanno saputo che l’azienda cinese non voleva precisare nel contratto il numero dei dipendenti, perchè volevano definirlo in cooperazione con nuovo management e con i sindacati.
“Questo è la loro prassi e non vogliono rinunciarvi. Loro avranno l’accesso a tutti i dati dei dipendenti attuali e potranno valutare in quali settori ci sono esuberi, e dove mancano i lavoratori. Prima di qualsiasi delibera su eventuali licenziamenti, ne parleranno sicuramente con i rappresentanti dei sindacati.
In ogni caso, il numero e la struttura dei lavoratori dovrebbero essere definiti da parte del nuovo management aziendale in accordo con i sindacati che hanno avuto opportunità di conoscere le condizioni di lavoro nella “Hesteel”, perchè assieme al management attuale hanno visitato le loro fabbriche in Cina.
Anche se i rappresentanti del governo hanno detto varie volte che la condizione principale per la vendita dell’Acciaieria è il fatto che non ci saranno licenziamenti, sembra che oltre 5000 operai dovrebbero credere al governo e ai nuovi proprietari, perchè un documento che garantisce questo punto non esiste.
Infatti, nel contratto di compravendita di 1.170 pagine, non è menzionato nessun obbligo della “Hesteel” a mantenere il numero attuale dei dipendenti. L’unica cosa relativa ai dipendenti è l’obbligo dell’Acciaieria che deve presentare tutta la documentazione relativa al personale. Neanche dopo tre settimane, il quotidiano “Blic” è riuscito ad avere la risposta dal Ministero dell’economia alla domanda quale è la garanzia che i cinesi assumeranno tutti i lavoratori di Acciaieria.
Sinisa Prelic, presidente del sindacato indipendente dell’Acciaieria ha confermato che i cinesi non si sono obbligati ad assumere tutti i dipendenti ed ha detto semplicemente: “Ci fidiamo di loro”.
(Blic, 29.05.2016)