La Germania ha bisogno dei lavoratori dei Balcani occidentali

I datori di lavoro tedeschi hanno avvertito il governo del Paese che senza una maggiore immigrazione di lavoratori dai Balcani occidentali, le aziende non saranno in grado di trovare personale adeguato in futuro. Hermann Schulte Hiltrop, presidente del ramo edile dell’Associazione tedesca degli imprenditori, ha sottolineato infatti che nei prossimi anni 150.000 operai edili andranno in pensione e che sarà sempre più difficile trovare manodopera adeguatamente istruita e formata in loco.

Sebbene i datori di lavoro abbiano accolto con favore le nuove modifiche alle regole di immigrazione per i Balcani occidentali, che consentiranno l’estensione della validità del rilascio dei visti di lavoro per la manodopera non qualificata, ma criticano il fatto che sia stata fissata la quota massima di 25.000 lavoratori all’anno.

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“Se perdiamo 50.000 lavoratori all’anno, la situazione peggiorerà gravemente. Dal 2021, avremo un’interruzione completa in alcuni settori come la costruzione di case. È lodevole che sia stata redatta una nuova legge, ma non capiamo perché quel numero sia limitato a 25.000, alcuni parlano addirittura di 15.000. Questi sono lavori per i quali è impossibile trovare qui lavoratori qualificati”, ha affermato Hiltrop.

I timori che i lavoratori dei Balcani occidentali graverebbero sul sistema sociale tedesco o ruberebbero il lavoro ai tedeschi non sono giustificati, in quanto uno studio del Ministero del Lavoro tedesco che ha dimostrato che non vi sono conseguenze negative nell’applicazione delle nuove norme sull’immigrazione, le quali anzi porterebbero solo benefici all’economia.

Contrariamente alla credenza popolare secondo cui la crisi dovuta alla pandemia ridurrà la necessità di lavoratori dall’estero, il rispettabile quotidiano commerciale “Handelsblatt” scrive che i datori di lavoro tedeschi lamentano la mancanza di lavoratori dei Balcani, e che non possono averli a causa delle restrizioni relative al virus. “Handelsblatt” scrive che la situazione più critica riguarda il settore delle costruzioni, del personale medico e del software.

Lo stesso giornale stima che dal 2009 ad oggi fino a un terzo del prodotto interno lordo tedesco è stato realizzato grazie a forza lavoro importata.

https://www.b92.net/biz/vesti/svet.php?yyyy=2020&mm=08&dd=04&nav_id=1714554

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