L’abbassamento dei prezzi nello spaccio aziendale, ma anche la notifica ai lavoratori di essere in ferie pagate fino alla fine di luglio, ha dato il via a speculazioni la scorsa settimana sul fatto che il calzaturificio “Geox” di Vranje stesse chiudendo e che l’azienda italiana arrivata lì 5 anni fa stesse per spostare la produzione in un altro Paese.
La conferma ufficiale di ciò non arriva però dal Ministero dell’Economia, né dal sindaco del comune di Vranje, né dalla stessa società “Tehnik development”, con la quale opera “Geox” in Serbia. Ufficiosamente, i sindacati dicono che la “Geox” vuole solo ricevere dei sussidi aggiuntivi in questa situazione, proprio come due anni fa, dove in una situazione di crisi simile aveva ricevuto altri due milioni di euro.
Appena arrivata a Vranje, lo Stato ha dato alla “Geox” 11,2 milioni di euro, oltre a 100 milioni di dinari per finanziare il processo di livellamento del terreno. Secondo le decisioni della giunta della città di Vranje, la stessa società aveva ricevuto 110.751 metri quadrati di terreno, per un valore di 555.000 euro.
La “Geox” ha ricevuto meno di 14 milioni di euro in 5 anni, se si tiene conto della donazione iniziale del terreno, nonché dei due milioni che ha ricevuto in più due anni fa. Nei 5 anni, secondo i dati dei rendiconti finanziari, la “Geox” ha speso 4,9 miliardi di dinari o 42,2 milioni di euro di costi degli stipendi.
Pertanto, uno stipendio su tre pagato dalla “Geox” è stato effettivamente finanziato dallo Stato. I costi salariali hanno superato il miliardo di dinari all’anno, solo nel primo anno, il 2016, quando si è iniziato a lavorare a febbraio i costi ammontavano a 760 milioni di dinari.
Per i primi tre anni di piena attività, la “Geox” a Vranje ha registrato buoni risultati e l’utile netto nel 2017 è stato di 350 milioni di dinari, 242 milioni nel 2018 e 117 milioni nel 2019. Tuttavia, l’anno scorso non è stato buono per gli italiani che ogni anno producono 20 milioni di paia di scarpe nel mondo, perché la “Geox” a Vranje nel 2020 ha concluso con una perdita di 130 milioni di dinari.
Allo stesso tempo, i buoni risultati, ovvero un plus nelle casse a fine anno, coincidono con l’ammontare degli introiti che la “Geox” ha avuto da sovvenzioni, contributi e donazioni che per i primi quattro anni sarebbero più di 200 milioni di dinari all’anno in nome di sussidi, donazioni e sovvenzioni. Nel primo anno, nel 2016, quel reddito è stato di 209 milioni di dinari o circa 1,8 milioni di euro, l’anno successivo è stato di 208, poi di 205 milioni e nel 2019 è stato di 201 milioni di dinari.
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