Nel corso della riunione del Comitato per l’Allargamento (COELA) nel Consiglio dell’UE, i rappresentanti della Croazia hanno presentato una serie di lamentele sulla Serbia e sulla cooperazione nel settore dei crimini di guerra, l’incitamento all’odio e libertà di espressione.
Anche i rappresentanti della Bulgaria hanno avuto delle osservazioni riguardo le recenti elezioni per i consigli delle minoranze nazionali. Hanno fatto critiche anche i paesi baltici e la Polonia sul fatto della necessità di una maggiore armonizzazione della Serbia con la politica estera e di sicurezza dell’UE. I rappresentanti di questi paesi hanno anche espresso la loro preoccupazione riguardo a l’influenza russa in Serbia.
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All’incontro ha partecipato il capo della delegazione dell’UE a Belgrado, Sem Fabrizi, che ha invitato gli Stati membri ad aprire nuovi capitoli con la Serbia. Egli ha detto che il nostro paese ha compiuto progressi nei capitoli 23 e 24 (la giustizia e lo stato di diritto), e che l’adesione della Serbia alla politica estera e di sicurezza comune è in diretta relazione con la politica nazionale nei confronti del KiM. Fabrizi ha anche richiesto una maggiore comprensione dei membri su questo tema.
In questa riunione, è stato stabilito che i tre capitoli che potrebbero essere aperti sono: il cap. 9, 17 e il 18 che trattano di servizi finanziari, della politica economica e monetaria e delle statistiche. Secondo il giornale Novosti, la Conferenza intergovernativa, nella quale questi capitoli dovrebbero essere aperti, è prevista per il 10 dicembre.
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