“Trasparentnost Srbija” (Associazione non governativa che si occupa della lotta alla corruzione), ha avvertito oggi che per la costruzione della metropolitana di Belgrado, in base alle comunicazioni da parte delle autorità dello Stato, le aziende provenienti da Cina e Francia partecipano, in accordo con la legge sugli appalti pubblici e sulla partnership pubblico-privato, a una gara pubblica per ottenere il lavoro.
“Tutto ciò che è stato finora detto oltre ad essere fonte di confusione per i cittadini, i quali sono abituati al fatto che il loro governo negozi direttamente prima le più grandi infrastrutture con un partner predefinito dall’estero, crea anche una confusione di ruoli.
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Invece che la Serbia e Belgrado, come datori di lavoro, prima capiscano ciò di cui hanno bisogno e quindi cerchino l’imprenditore che lo faccia, sembra che ci siano degli accordi addirittura sull’oggetto dei lavori”, accusa l’Associazione in una nota.
Aggiungendo che sono già stati modificati i percorsi della futura metropolitana per adattarsi alle esigenze degli investitori di alcuni progetti attuali e futuri, invece che trovare una soluzione ai problemi di collegamenti degli insediamenti urbani esistenti.
La stessa ha ricordato che due membri del governo serbo e il vice sindaco di Belgrado durante la visita del presidente francese Emmanuel Macron hanno avuto un incontro con una delegazione delle imprese francesi “Alstom” e “Ezis” sul progetto della metropolitana di Belgrado.
In questa occasione, Zorana Mihajlovic, ha annunciato che le imprese francesi e cinesi in questo progetto adotteranno nuove tecnologie. Questo vuol dire che è già stata presa una decisione sul loro ingaggio, anche se nessuna gara è stata lanciata. Allo stesso tempo la Ministra ha dichiarato che è importante determinare una struttura di finanziamento adeguata per il progetto, da cui si può dedurre che il denaro necessario non è ancora stato trovato.
Non è chiaro inoltre quale sia il contenuto degli studi di giustificazione per la costruzione della metropolitana a Belgrado su cui “Ezis” sta lavorando, e non è chiaro chi, con l’azienda cinese (China Power), con la quale è stato firmato un protocollo di intesa per quanto riguarda l’attuazione del progetto, negozierà la costruzione della stessa.
“Le risposte ad almeno una parte di queste domande potrebbero trovarsi considerando gli obblighi che la Serbia ha già adottato con i partner provenienti dalla Cina. Tuttavia, il Ministero delle Costruzioni ha rifiutato di consegnare alla “Transparentnost Srbija” i documenti citati, adducendo alla segretezza del contratto e al veto dei cinesi alla divulgazione”.
https://www.slobodnaevropa.org/a/30058191.html
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