L’ammontare medio delle mazzette elargite dai cittadini serbi lo scorso anno è stato di 74 euro. I cittadini vedono i medici e gli agenti di polizia come i più vulnerabili alla corruzione, seguiti da funzionari governativi e doganieri, secondo uno studio finanziato dall’UE dal titolo “Prevenzione e lotta alla corruzione”.
Un sondaggio condotto lo scorso anno ha rilevato che il 71% dei cittadini pensa che i partiti politici siano ancora corrotti, mentre il 63% ha la stessa idea sui dipendenti delle istituzioni giudiziarie, riferisce il quotidiano “Politika”.
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“I cittadini generalmente condannano la corruzione in ambito sanitario e ben il 70% è d’accordo sul fatto che la corruzione e la tangente siano un cancro e una ferita per la nostra salute. Quasi due terzi dei cittadini, il 63%, ritiene che alcolici, caffè o scatole di cioccolatini fornite a medici o infermieri non siano da considerarsi tangenti”, ha rivelato lo studio.
Secondo gli intervistati, i più corrotti tra gli operatori sanitari sono i medici, mentre i lavoratori della “RFZO” (Assicurazione sanitaria) sono al secondo posto. Quando si tratta di istruzione, uno su tre ritiene che i professori nelle università e nelle scuole siano corrotti, mentre il 29% degli intervistati ritiene che vi sia molta corruzione tra i dipendenti del Ministero della Pubblica Istruzione, che secondo “Politika”, rappresenta un miglioramento del sondaggio condotto nel 2015.
Il numero di cittadini che ha avuto indirettamente a che fare con la corruzione è aumentato dal 20% (indagine del 2015) al 25% nell’ultimo sondaggio del progetto “Prevenzione e lotta alla corruzione”.
Per quanto riguarda l’esperienza diretta con la corruzione, tale percentuale è passata dall’8% del 2015 all’11% nel sondaggio del 2018, riferisce “Politika”.
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Photo credits: “Depositphotos/olly18”
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