La Bulgaria blocca il Turkish Stream

I bulgari hanno fatto sospendere la gara d’appalto per la costruzione del gasdotto “Turkish Stream” fino al confine con la Serbia. Il motivo ufficiale della sospensione è il reclamo di una società bulgara alle condizioni dell’appalto pubblico.

Il “Turkish Stream” è stato di nuovo di fronte ad una nuova sfida. La società bulgara Bulgartransgas ha temporaneamente sospeso la gara per la costruzione del gasdotto dalla stazione di compressione Nova Provadia fino al confine con la Serbia. Tutto ciò potrebbe ritardare l’inizio dell’installazione dei tubi del gasdotto principale.

Dato che la Bulgaria è stata responsabile della sospensione del “South Stream”, questa informazione ha sollevato grandi tensioni in Serbia. Gli esperti, tuttavia, affermano che questa situazione non dovrebbe influire sul destino del “Turkish Stream”, in quanto la chiusura della gara d’appalto non è una conseguenza di barriere politiche, ma principalmente di “non chiarezza” per quanto riguarda i partecipanti alla costruzione del gasdotti. Il “South Stream” è stato fermato a causa delle pressioni politiche provenienti dall’Europa e dall’America.

Secondo i media bulgari, questa gara d’appalto per la costruzione del gasdotto si è fermata a causa di una denuncia da parte di una società nazionale. La società “Atomenergoremont” ha presntato una causa contro la Commissione bulgara anti-monopolio, che si occupa della revisione di attrezzature nelle centrali elettriche. Questa società contesta le spiegazioni della “Bulgartransgas”, che riguardano principalmente le modalità di finanziamento di questo progetto.

La gara d’appalto, come riporta il “SeeNews”, riprenderà se la Commissione della concorrenza respingerà la richiesta della “Atomenergoremont” per la sospensione della gara o prenderà una decisione a favore della “Bulgartransgas”. Successivamente, la scadenza dovrà essere prorogata per lo stesso periodo di tempo quanto è durata la sospensione della gara.

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