La BERS ha approvato un prestito di 300 milioni di euro per sostenere il settore elettrico serbo, ossia per migliorare la liquidità dell’azienda elettrica serba, Electric Power Industry of Serbia (EPS).
I fondi serviranno a sostenere la strategia del governo per la decarbonizzazione del settore elettrico, l’eliminazione graduale del carbone entro il 2050, lo sviluppo del quadro normativo per il lancio delle aste per le energie rinnovabili e l’incentivazione della loro diffusione, nonché per garantire la sicurezza energetica e la sostenibilità dell’approvvigionamento.
Alla firma degli accordi di prestito e garanzia, avvenuta oggi a Belgrado, hanno partecipato il Ministro dell’Energia Dubravka Djedovic, il Ministro delle Finanze Sinisa Mali e il Direttore generale dell’EPS Miroslav Tomašević. A nome della BERS, gli accordi sono stati firmati da Matteo Colangeli, direttore, responsabile regionale dei Balcani occidentali, e da Grzegorz Zieliński, direttore, responsabile per l’Europa dell’energia.
La BERS fornirà a EPS anche una cooperazione tecnica legata ai progetti, tra cui il sostegno allo sviluppo di una strategia e di un piano d’azione per la decarbonizzazione; riforme per rafforzare la governance aziendale e la capacità manageriale dell’azienda; l’implementazione della rendicontazione del rischio climatico in linea con le raccomandazioni della Task Force on Climate-Related Financial Disclosures (TCFD); e programmi per lo sviluppo aziendale e del capitale umano, tra cui la riqualificazione dei lavoratori attualmente impiegati nell’industria del carbone, la promozione del talento femminile e l’attrazione di dipendenti altamente qualificati.
Dubravka Djedovic, ministro serbo dell’Energia, ha dichiarato in questa occasione: “In conformità con le aspirazioni della Serbia di raggiungere la decarbonizzazione del settore energetico entro il 2050, il mix energetico serbo dovrà gradualmente includere una quota crescente di energia da fonti rinnovabili. Ci attendono decisioni strategiche e molte riforme che dovranno essere attuate dalle aziende statali del settore energetico. Il raggiungimento di questi obiettivi non è possibile senza un finanziamento sostenibile, come rappresentato dal pacchetto finanziario di 300 milioni di euro firmato oggi con la BERS. Utilizzeremo i fondi anche per superare più facilmente la crisi energetica che stiamo affrontando e che riguarda il mondo intero. La sicurezza dell’approvvigionamento energetico per i cittadini e l’economia rimane una priorità del Ministero delle Miniere e dell’Energia e del governo della Repubblica di Serbia.”
(021.rs, 15.03.2023)
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