La Banca centrale europea (BCE) si riunirà oggi per decidere se aumentare nuovamente il tasso di interesse di riferimento.
Secondo quanto annunciato in precedenza dalla presidente di questa istituzione finanziaria, Christine Lagarde, il tasso d’interesse sarà probabilmente aumentato ancora una volta di 50 punti base, cioè dello 0,5%, con l’obiettivo di contenere ulteriormente l’inflazione nell’Unione europea. Sebbene la Serbia non faccia parte dell’UE, tutte le decisioni prese dalla BCE riguardano anche i nostri cittadini, poiché, a causa dell’aumento dei tassi di interesse, l’Euribor aumenterà inevitabilmente (l’Euribor è un tasso di interesse che influisce sull’importo delle rate mensili del prestito che gli utenti pagano).
Se i tassi di interesse aumentano dello 0,5%, gli interessi sulle operazioni in valuta ammonteranno al 3%, quelli sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3,5% e quelli sulle operazioni di credito marginale al 3,75%.
Tuttavia, anche se i tassi di interesse aumenteranno oggi, le rate dei prestiti (per i prestiti concessi in euro) non salteranno immediatamente.
L’Euribor ha diversi valori, ma i tassi a tre e sei mesi sono fondamentali per gli utenti dei prestiti. Pertanto, la data specifica di adeguamento dell’importo della rata dipende dai contratti che gli utenti del mutuo hanno stipulato con le loro banche. Per alcuni la rata cambia quattro volte l’anno, per altri due.
Nel caso dell’Euribor a tre mesi, le rate vengono adeguate il 31 marzo, il 30 giugno, il 30 settembre e il 31 dicembre, mentre nel caso dell’Euribor a sei mesi il 30 giugno e il 31 dicembre.
Gli esperti hanno recentemente sottolineato che il calo dell’Euribor è certo, ma potrà avvenire solo quando l’inflazione in Europa scenderà al 3%. Secondo i dati ufficiali, a febbraio era dell’8,5%.
(Nova.rs, 16.03.2023)
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