Il ministro delle finanze Lazar Krstic ha dichiarato che la Serbia dovrà fare grande attenzione alla sostenibilità del debito e potrebbe accedere a crediti meno costosi di quelli finora attivati mentre la politica economica dovrebbe concentrarsi su poche industrie strategiche orientate all’esportazione.
Krstic ha espresso soddisfazione per sul nuovo anno non sono state trasferiti impegni e obblighi del precedente in quanto non c’è stata una seconda correzione di bilancio mentre per la sostenibilità del debito pubblico e la crescita del Prodotto Interno Lordo vede due strade: “”La prima è quella di richiedere prestiti a tassi più contenuti rispetti a quelli pagati finora, soprattutto grazie alle buone relazioni bilaterali che abbiamo con gli Emirati Arabi e la Russia. Sarebbe bene se così riuscissimo a rifinanziare i debiti pregressi o a estinguerli”.
Commentando i dati statistici che mostrano come le esportazioni serbe nel 2013 sono cresciute di un quarto e si è ridotto il deficit commerciale estero, Krstic ha detto che l’economia deve indirizzarsi in quella direzione, concentrandosi su poche grandi industrie esportatrici chiave. Tra questi grandi complessi Krstic ha citato la Fiat e la Air Serbia, poiché esse possono consentire lo sviluppo di molte imprese più piccole con le quali cooperano, l’unica modalità, secondo Krstic, per rafforzare l’economia del paese e incrementare l’occupazione.
Secondo i dati dell’Istituto di Statistica serbo, la Serbia per la prima volta ha visto un surplus negli scambi commerciali con l’Italia e gli Stati Uniti. Tra le quindici maggiori imprese esportatrici, due terzi di esse sono state sovvenzionate dallo Stato serbo.
(Tanjug, 06.01.2014)