In seguito al raggiungimento di un accordo con la Serbia nell’ambito delle telecomunicazioni il Kosovo sarà dotato di un proprio prefisso internazionale.
Nella giornata di domenica, la Ministra per il dialogo, Edita Tahiri, per conto del governo del Kosovo, ha reso nota la notizia secondo cui l’ITU (International Telecommunication Union) dovrebbe allocare il nuovo codice, 383, in Kosovo il 15 dicembre. Tale passo rappresenta, secondo la versione ufficiale un significativo successo nel dialogo di Bruxelles, e una buona notizia per il Kosovo e dei suoi cittadini: “il nostro stato, come altri, avrà un proprio prefisso, e tutti gli altri codici che sono stati utilizzati finora [381, 377, 386] saranno fuori uso”, ha dichiarato Tahiri, responsabile per il Kosovo nelle trattative con la Serbia mediate da Bruxelles. Tahiri ha ricordato come, nel corso di sei anni di negoziati, la delegazione del Kosovo ha fortemente difeso gli interessi del paese.
Nel frattempo, il capo dell’Ufficio per il Kosovo del governo serbo, Marko Djuric, rilasciando una dichiarazione all’emittente di stato RTS, ha sottolineato l’importanza dell’accordo e le possibili ripercussioni positive che potrebbe avere sulle relazioni sia con Pristina che con l’Unione europea. Le due parti sono state a lungo impegnate in una controversia riguardante le attività di telecomunicazioni, incluse le bande comprese le bande di frequenza e lo spettro digitale: “attraverso questo accordo, che possiamo considerare come una dichiarazione dell’UE, la proprietà completa della serba Telekom viene preservata”.
Djuric ha spiegato che i beni sono stati trasferiti alla società serba di stato MTS in Kosovo, proprietà di Telekom Serbia: “la proprietà di Telekom è stata ufficialmente e permanentemente salvata, così come la stazione di base e tutto il resto. Volevano sottrarci la nostra proprietà, ma non abbiamo ceduto”, ha dichiarato Djuric.
Sia la Serbia e il Kosovo hanno concordato l’assegnazione delle bande e spettri di frequenza nell’ambito della telefonia mobile alla società statale serba MTS in Kosovo, permettendole di continuare a fornire l’attuale livello di copertura ai propri clienti. La disposizione lascia fuori prelievi doganali e tasse. Secondo la Commissione europea, che ha facilitato i negoziati, le parti hanno concordato un periodo di migrazione della durata di due anni, durante i quali verrà utilizzato un duplice approccio nella numerazione per consentire ai clienti della nuova società di continuare a utilizzare i loro numeri esistenti in Kosovo. Le pratiche burocratiche per rendere effettive le disposizioni previste dall’accordo devono essere espletate entro il 28 novembre.
La richiesta per un prefisso internazionale per il Kosovo è stata inoltrata dall’Austria l’anno scorso all’ITU, l’organizzazione internazionale che si occupa di definire gli standard nelle telecomunicazioni e nell’uso delle onde radio, e, inoltre, il raggiungimento dell’accordo è stato accolto con favore dal Commissario all’allargamento dell’UE Johannes Hahn, che ha twittato: “Spero che questo progresso velocizzerà gli accordi in corso”.
(BalkanInsight, 13.11.2016)
http://www.balkaninsight.com/en/article/kosovo-and-serbia-reached-an-agreement-on-telecom-11-13-2016
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