L’epidemiologo Predrag Kon ha affermato che il livello di pandemia in Serbia è al massimo e nelle prossime settimane si dovrebbe vedere un declino dell’attività del coronavirus. Lo stesso ha dichiarato che le cifre sui nuovi contagiati devono essere viste in modo dinamico, a causa del numero crescente di pazienti testati in un giorno.
“Rileviamo un numero maggiore di casi molto lievi e persino asintomatici, quindi l’impressione è che ce ne siano di più, ma non è così perché andiamo alle fonti e ai possibili serbatoi del virus” ha detto l’epidemiologo.
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Kon ha sottolineato che, per mitigare le misure adottate per combattere il coronavirus, tra le altre cose è necessaria una riduzione della percentuale di positivi rispetto al numero giornaliero di quelli testati.
“Solo il 5% di quelli testati dovrebbe essere infetto mentre invece attualmente si va dallo zero al 40% o più, a seconda della parte del Paese”.
Il “primo tempo” è finito e si presume che a metà maggio si avvierà la fine dell’epidemia. Inoltre, verrà preso in considerazione il numero di gravi casi nei respiratori e il numero di quelli infetti da sintomi lievi negli ospedali improvvisati, “perché ciò ci dice quanto il virus sia tenuto sotto controllo”.
Lo stesso epidemiologo ha dichiarato che sta diminuendo il livello della pandemia in Vojvodina e a Belgrado, ma che sta aumentando a Paraćin, Ćuprija, Niš, Aleksinac…
“Poteva essere previsto dal numero di persone che sono tornate in Serbia dall’estero, soprattutto in quelle parti del Paese”. L’impressione è comunque che la virulenza si sia indebolita, cioè la capacità del virus di causare la malattia.
Kon ha infine ribadito che crede che le scuole saranno riaperte per ultime e che le misure di distanza e protezione saranno raccomandate fintanto che il virus sarà presente.
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