In qualità di ministro degli esteri del paese presidente dell’OSCE, Ivica Dacic ha incontrato il segretario di Stato degli Stati Uniti d’America John Kerry a Washington, il quale ha sottolineato che la Serbia sotto molti aspetti assume un ruolo sempre più importante.
Nella conferenza stampa congiunta prima dell’inizio della riunione, Kerry ha dato il benvenuto al ministro Dacic in un momento in cui, come ha detto il segretario “La Serbia in molti aspetti assume un ruolo sempre più importante, soprattutto assumendo la presidenza dell’OSCE in un momento molto importante per quanto riguarda l’accordo di Minsk nonché i nostri sforzi per l’attuazione di esso sotto il ruolo della presidenza di Dacic. Chiederemo responsabilità all’interno di questo processo, cercando di stabilizzare l’est dell’Ucraina e di vedere se siamo in grado di muoverci in un’altra direzione”, ha detto il segretario degli Stati Uniti .
Kerry ha sottolineato che l’OSCE e i suoi osservatori sono di importanza cruciale per stabilire se le due parti aderiscono all’accordo di Minsk. Kerry ha commentato il percorso della Serbia verso l’Unione europea, valutando che è molto importante il fatto che il paese ha compiuto passi verso l’adesione all’UE. “E’ certo che con la Serbia vogliamo lavorare riguardo questa integrazione europea”, ha detto il segretario di Stato degli Stati Untiti d’America. In questo contesto, lui ha rimarcato che una delle numerose e importanti questioni aperte è quella relativa all’espressione di una dirigenza molto buona da parte della Serbia soprattutto nel dialogo con Pristina, per raggiungere un accordo e indirizzarsi verso una migliore stabilità.
Dacic ha rimarcato che la Serbia attribuisce una grande importanza nelle relazioni bilaterali con gli Stati Uniti, soprattutto durante la presidenza di questa importante organizzazione internazionale come l’ OSCE .“In qualità di nazione presidente, saremo coerenti con i principi sui quali si basa l’OSCE e fedeli ad essi, perché anche l’ex Jugoslavia ne è stato uno dei fondatori”, ha detto il ministro degli Esteri della Serbia Ivica Dacic.
(Vesti-online 01.03.2015)