In un’intervista rilasciata a European Western Balkans, James Ker-Lindsay, professore alla London School of Economics and Political Science e rinomato esperto di conflitti etnici con esperienza nell’Europa sud-orientale, parla delle possibili soluzioni per la questione del Kosovo, tra cui la suddivisione del Kosovo.
Parlando dei progressi o della loro mancanza nella normalizzazione delle relazioni tra Belgrado e Pristina, afferma: “Quello che abbiamo visto è che gli ultimi 10 anni sono stati deludenti. Oggi la regione rimbalza da una crisi all’altra. E ora sentiamo che ci sono nuove proposte sul tavolo. Ma da quello che è emerso finora, non credo che siano praticabili. In generale, penso che ci sia una vera e propria mancanza di immaginazione su come risolvere questo problema. Quindi, 15 anni dopo la dichiarazione di indipendenza del Kosovo e 10 anni dopo l’accordo di Bruxelles, dobbiamo essere molto, molto delusi e preoccupati per la mancanza di progressi”.
Per quanto riguarda le soluzioni ai problemi in corso tra Belgrado e il Kosovo, Ker-Lindsay cita la spartizione del territorio kosovaro: “Penso che sia ancora lì perché alla fine ci sarà bisogno di una sorta di compromesso tra Belgrado e Pristina. E credo che la realtà sia che finirà per essere un Kosovo indipendente. Quindi, cosa si può offrire alla Serbia per accettare questo? Ci sono solo due opzioni ovvie. La prima è la divisione. Questa può essere fatta ufficialmente con una demarcazione concordata dei confini, oppure c’è quella che possiamo considerare la via dell’Irlanda del Nord. In questo caso, il Kosovo settentrionale cade sotto il controllo della Serbia e tutti accettano che questa sia la realtà sul campo e poi, a un certo punto, raggiungono un accordo. Non è necessariamente il modo migliore per farlo – e credo che un accordo formale avrebbe molto più senso – ma è un modo. Ma se questa non è l’opzione, l’alternativa dovrà essere una sorta di autonomia per i serbi del Kosovo. In altre parole, la realizzazione dell’Associazione dei comuni serbi”.
Commentando alcuni esperti che paragonano la divisione del Kosovo alla formazione di una nuova entità simile alla Republika Srpska, Ker-Lindsay afferma: “Nel caso del Kosovo e dell’Associazione, nessuno sta dicendo: “Formiamo un’Associazione e diamole diritti di veto nel governo centrale, così il capo dell’Associazione diventerà il co-presidente del Kosovo, e l’Associazione avrà la possibilità di porre il veto sulla politica estera del Kosovo”. Nessuno propone questo, eppure la gente si è messa in testa che qualsiasi accordo sarà come la Republika Srpska. Purtroppo, credo che ci siano persone che stanno deliberatamente cercando di dipingere l’Associazione come un’altra Repubblica Srpska. Sanno che non sarà così. Sanno bene che l’autonomia si presenta in molte forme e che la Repubblica Srpska è una forma insolita creata in un momento molto diverso e in circostanze completamente diverse. Ma vogliono far passare questo messaggio, per qualsiasi motivo. È inutile e ostacola gli sforzi per risolvere un problema serio che, una volta affrontato, lascerà più spazio per occuparsi della Bosnia”.
(Politika, European Western Balkans, 09.03.2023)
https://www.politika.rs/sr/clanak/541640/dzejms-ker-lindzi-razmena-teritorija-kosovo
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