Nel 2016 gli ispettori finanziari serbi hanno scoperto che un totale di 20 miliardi di dinari di tasse è stato evaso da parte delle imprese serbe: la metà di tale importo è costituita da IVA non pagata, e 5,4 miliardi di dinari da tasse e contributi sugli stipendi dei dipendenti non pagati.
Secondo i dati resi noti dall’Amministrazione serba, l’anno scorso gli ispettori hanno effettuato 20.892 ispezioni: sui 13.134 casi di ispezione relativi alle entrate pubbliche, gli ispettori hanno rilevato irregolarità nel 36% dei casi. Essi hanno anche scoperto che l’IVA non è stata pagata per 19.75 miliardi di dinari di entrate pubbliche.
Il secondo dato rilevante scaturito dalle ispezioni riguarda la quantità di salari non pagato e i contributi fiscale. Considerando che, lo scorso anno, lo stipendio medio in Serbia ammontava a 46,097 dinari, e che, su tale stipendio, un datore di lavoro paga fino a 29,510 dinari in tasse e contributi vari, e che un totale di 5,4 miliardi di dinari di imposte salariali e contributi sono stati evasi nel 2016, ciò significa che 182.988 dipendenti non hanno percepito la loro pensione o assicurazione sanitaria.
Gli ispettori hanno emesso divieto di operazioni temporaneo per 2.527 aziende e strutture, e comprese in questo numero sono anche le 371 aziende per cui è stata disposta la temporanea chiusura per la mancata registrazione degli impiegati. 2.156 non avevano invece comunicato il loro intero fatturato. Inoltre, non tutte le aziende redditizie hanno adempiuto ai loro obblighi fiscali. Gli ispettori hanno scoperto che un totale di 3,6 miliardi di dinari di imposte sugli utili non risulta pagato.
(Gdeinvestirati, 12.02.2017)
http://gdeinvestirati.com/2017/02/12/u-2016-godini-utajeno-20-milijardi-dinara-poreza/
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