Come confermato dal Ministro serbo del Commercio, turismo e telecomunicazioni, Rasim Ljajic, una delegazione commerciale dall’Iran, guidata dal Ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha in programma una visita a Belgrado a metà marzo.
“Le rispettive delegazioni si incontreranno a Belgrado il 16 marzo, per discutere questioni economiche e l’accordo di libero scambio tra Iran e Serbia”, aggiunge Ljajic. Temi all’ordine del giorno saranno anche le procedure di semplificazione per i visti, gli investimenti delle aziende iraniane in progetti infrastrutturali, la privatizzazione delle strutture turistiche in Serbia e l’istituzione di voli diretti tra Belgrado e Teheran.
“Nel corso dell’imminente riunione discuteremo anche la partecipazione di compagnie iraniane alla privatizzazione di 170 strutture turistiche, alberghi e centri termali in Serbia”, spiega Ljajic.
La Camera di Commercio serbo-iraniana, fondata un anno e mezzo fa, sarà anche presente alla riunione. Dal momento della costituzione della Camera, sono state diverse le visite scambiate tra funzionari serbi e iraniani che, secondo il presidente della Camera, Said Hosseini, sono stati orientate verso l’incremento delle relazioni economiche e culturali tra Serbia e Iran.
Hosseini ha inoltre annunciato l’apertura del Centro iraniano per il commercio nei Balcani, che avrà sede a Belgrado, dichiarando che, nonostante l’anno scorso il commercio tra i due paesi sia stato modesto (solo 15 milioni di dollari), l’Iran è un grande paese che ha molto da offrire alla Serbia – petrolio, gas, zinco, rame, prodotti agricoli, frutta e verdura.
“D’altra parte, abbiamo bisogno di frumento, mais e altri cereali, nonché di competenze in vari settori. La Serbia dovrebbe lavorare 24 ore al giorno al fine di soddisfare una piccola quota della forte domanda in Iran e nella regione, con diverse centinaia di milioni di consumatori”, ritiene Hosseini.
(eKapija, 01.03.2017)
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