A metà di quest’anno ricomincerà il processo di privatizzazione delle terme e degli ospedali specializzati in Serbia, mentre il ministro dell’economia, Zeljko Sertic si aspetta che essi saranno venduti entro la fine del 2016.
Quando l’Agenzia per la privatizzazione ha pubblicato il bando per la privatizzazione di 14 terme e ospedali specializzati, all’acquisto erano interessati gli imprenditori locali, Miodrag Kostic, Petar Matijevic e Filip Cepter, nonchè aziende russe, tedesche, cinesi e cipriote. Però, nessuno di loro è riuscito ad acquistare nemmeno una stazione termale, perchè nel 2015 la privatizzazione è stata sospesa per le controversie relative al diritto di proprietà che hanno contrapposto lo Stato e il Fondo di previdenza pensionistica.
“Lavoriamo su questo per poter inziare il processo di privatizzazione entro la prima metà dell’anno. Non abbiamo voluto velocizzare il processo ed abbiamo imparato molto dall’esperienza dei paesi vicini”, ha detto Sertic, aggiungendo che l’obiettivo è che le terme diventino i centri redditizi con standard di servizio di livello mondiale. Secondo il ministro dell’economia alcune terme potrebbero essere centri spa, mentre la maggior parte delle terme serbe dovrebbe diventare un centro di cura per poter realizzare profitti maggiori.
“Le terme ungheresi e quelle slovene cercano di diventare i centri di cura affinchè i loro clienti inizino a spendere i soldi anche per le cure. Dall’altra parte noi abbiamo un gran numero degli esperti altamente qualificati, solo ci mancano i contenuti di intrattenimento”, è convinto il ministro.
Dal 2014, quando è iniziata la nuova ondata di privatizzazione, le terme serbe vengono considerate la più preziosa proprietà in Serbia. Per questo non sorprende il fatto che molti uomini d’affari e molte aziende locali vorebbereo iniziare questo tipo di attività.
Prima della sospensione della privatizzazione, l’Agenzia ha ricevuto le lettere di interesse per due ospedali specializzati- Cigota a Zlatibor e Zavod a Termal Vrdnik da Matijevic. La russa “Mad Service Plus” era interessata dell’aquisto di Cigota, nonchè la tedesca “EES Group GmbH”. Inoltre, la tedesca EES era interessata anche delle terme Niska, Mataruska e Bugotovacka, nonchè degli ospedali riabilitativi alle terme Vrnjacka, Koviljaca e Niska. La slovena “Gorazd Klemencic” era interessata della Mataruska e Bugotovacka, mentre il consorzio cipriota “ZM Global Invest Limited” era interessato di Vranjska. La tedesca EES grup e la cinese “Dr Dong SA” erano in corsa per l’ospedale di Sokobanja, nonchè per l’ospedale specializzato a Banja Koviljaca.
(ekapija, 11.01.2016.)
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