I prezzi in Serbia non sono né più bassi né più alti rispetto all’Europa: ad esempio, un chilogrammo di carne in Serbia costa circa il 40% in meno rispetto al prezzo medio di carne nell’UE, secondo quanto emerge dai dati raccolti dall’ufficio statistico Eurostat.
I risultati si basano sulle indagini che hanno preso in esame i prezzi di più di 2400 beni e servizi nei 37 paesi europei che partecipano al programma Eurostat-OCSE Parità del potere d’acquisto (PPP). Il gruppo dei paesi partecipanti comprende 28 Stati membri dell’Unione europea, tre paesi dell’EFTA (Islanda, Norvegia e Svizzera), cinque paesi candidati (Montenegro, l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Albania, Serbia e Turchia), così come un potenziale candidato (Bosnia ed Erzegovina).
La carne è più costosa in Danimarca (40% in più rispetto alla media europea). Ma questo è nulla in confronto al prezzo della carne in Svizzera, del 157% maggiore rispetto alla media europea.
In termini di prezzi di vestiti e calzature, i negozi nell’UE non appaiono convenienti. La Turchia ha, di gran lunga, i prezzi più bassi nel settore dell’abbigliamento e calzature, quasi il 30% in meno rispetto alla media europea.
Complessivamente, i prezzi al consumo in Serbia non sono nemmeno la metà della media europea, e si attestano al 49%. La stessa percentuale si applica ai prezzi delle bevande alcoliche, sigarette e cibo nei ristoranti. Tuttavia, l’elettronica di consumo costa il 5% in più rispetto alla media europea, mentre cibo e bevande non alcoliche sono più economici del 31%. Il costo per vestiti e calzature non risulta così competitivo in Serbia, e sono, rispettivamente, solo del 7% e del’8% più bassi rispetto ai prezzi medi in Europa.
Per quanto riguarda tutti i paesi limitrofi, i prezzi al consumo sono i più bassi in Macedonia, (46% rispetto alla media europea).
La dispersione dei prezzi varia in modo significativo tra i quattro gruppi di prodotti (energia, mobili, elettrodomestici e elettronica di consumo) apparendo più pronunciata per l’energia elettrica, benzina e altri combustibili. In questo ambito, la Danimarca è di gran lunga il paese più costoso e la Serbia la meno costosa di tutti i 37 paesi partecipanti, mentre il più basso livello per questa categoria nell’UE viene segnalato in Bulgaria.
(Vecernje Novosti, 2017/08/24)
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