L’indagine di EUCham sulla Serbia e i suoi pacchetti di ripresa economica

La pandemia sta mettendo alla prova la capacità dei governi di dare risposte efficaci alla crisi economica. I Paesi che hanno sostenuto spese enormi potrebbero riprendersi più velocemente ma dovranno anche far fronte a importanti debiti finanziari.

Uno studio realizzato dalla Camera Europea, insieme all’aiuto e al contributo dei governi di diversi Paesi europei, tra cui la Serbia, mette a confronto le spese finanziarie di 46 governi alla ricerca dell’agognata ripresa economica dalla crisi causata dal COVID-19. Le differenze di spesa tra 46 Paesi dello stesso continente, lasciano intravedere le grandi disparità nelle risposte date.

La significativa variabilità mostrata da questi numeri solleva interrogativi. Poiché bisogna tenere presente che gran parte di queste cifre corrisponde a prestiti che dovranno essere rimborsati, i Paesi che hanno speso di più hanno fatto la cosa giusta?

Patricia Lojo, ricercatrice per questa analisi comparativa, afferma: “Il governo della Serbia ha fatto una spesa maggiore rispetto ai suoi vicini Macedonia del Nord e Bulgaria, ma molto più bassa di altri Paesi come Italia e Germania”.

L’OCSE afferma che la Serbia è uno dei Paesi meno colpiti dalla crisi COVID-19 e uno degli stati con più persone vaccinate. Michele Orzan, presidente della Camera europea con una vasta conoscenza dell’Europa orientale e centrale, osserva: “La Serbia ha subito solo una moderata contrazione del suo PIL nel 2020 e prevede una crescita di circa il 5% quest’anno, superiore a quella dei suoi vicini elencati sopra. Ciò può essere in parte attribuito alle misure di emergenza attuate dal governo per mitigare gli effetti economici negativi della crisi COVID-19″.

Tuttavia, “non è chi spende di più, ma chi spende meglio”, dice Orzan, aggiungendo la seguente riflessione: “Ai debiti aggiuntivi che i Paesi con una spesa eccessiva dovranno far fronte, possono portare a lungo termine verso un situazione ancora più negativa di quella che stanno vivendo attualmente”.

A seguito dell’approvazione da parte del governo serbo dei programmi di aiuti finanziari per assistere le PMI come parte del suo piano economico a lungo termine, la maggiore crescita prevista potrebbe mostrare che sono state fatte le scelte appropriate.

Al fine di avere un confronto equo tra le diverse economie, gli importi assoluti sono stati ricalcolati anche in euro e in relazione al rispettivo PIL 2019 (Prodotto Interno Lordo).

Spesa relativa  Spesa assoluta
Italy 47 % 766 miliardi EUR
Germany 30 % 941 miliardi EUR
Serbia 17 % 7 miliardi EUR
North Macedonia 12 % 1 miliardi EUR
Bulgaria 4 % 5 miliardi EUR

La spesa finanziaria e gli sforzi del governo differiscono notevolmente tra i Paesi e questo sarà uno dei fattori che influenzeranno la ripresa e come apparirà il benessere delle loro economie in futuro.

 

Per comprendere meglio questi numeri, gli importi possono essere confrontati da diverse angolazioni, ad esempio in spesa pro capite:

Spesa pro capite
Italy 12,665 EUR/resident
Germany 11,235 EUR/resident
Serbia 835 EUR/resident
North Macedonia 553 EUR/resident
Bulgaria 333 EUR/resident

I governi di questi Paesi dovranno dimostrare perché ci sono così grandi differenze tra i Paesi, soprattutto quando il denaro porta o non porta i benefici desiderati.

Il sondaggio completo dei 46 Paesi europei su eucham.info

Fonte: Camera di Commercio Europea

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