Le relazioni bilaterali tra Serbia e la Santa Sede sono buone senza questioni aperte, e l’incontro annunciato tra il presidente serbo Tomislav Nikolic e il Papa Francesco segnerà la continuazione della politica di buoni rapporti.
Il presidente serbo Tomislav Nikolic il 17 aprile visiterà il Vaticano dove incontrerà il Papa Francesco . Come previsto, il presidente della Serbia e il Papa Francesco discuteranno sui temi di interesse reciproco, sulla situazione in Kosovo e Metohija, nonché sulle altre questioni di attualità internazionale.
Nikolic avrà poi colloqui con il Segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin, e con l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i rapporti con gli Stati.
Il presidente Nikolic è stato presente alla cerimonia di intronizzazione di Papa Francesco a marzo 2013 e l’attuale pontefice ha indirizzato un appello ai soccorsi dopo le alluvioni in Serbia della scorsa primavera.
L’ex diplomatico Dusan Lazic valuta che le relazioni tra vaticano e Serbia siano buone, come buone sono le relazioni tra il Vaticano e la Chiesa Ortodossa Serba. Egli ritiene che la visita di Nikolic possa aprire la strada a buone prospettive internazionali, visto il peso che ricopre in esse il Vaticano. “Questo mostra un’adeguata attenzione alle relazioni internazionali, considerata anche l’attuale presidenza dell’OSCE. Quello che è ancora più importante per noi è che il Vaticano, sulla base dei suoi principi diplomatici, non ha riconosciuto l’indipendenza del Kosovo e non lo farà nel prossimo futuro per non destabilizzare la regione”, evidenzia Lazic.
Anche l’analista religioso Zivica Tuzic sottolinea che la visita è positiva per la reputazione internazionale del paese. A inizio del suo papato sembrava che Francesco potesse arrivare in Serbia in occasione delle celebrazioni dell’Editto di Milano ma da parte della Chiesa Ortodossa Serba vi sono stati resistenze e precondizioni. Recentemente Nikolic è stato ospite del Patriarca Irinej e forse qualcosa è cambiato”, ipotizza Tuzic.