Molti paesi europei hanno grandi problemi nel trovare lavoratori nel settore metalmeccnico, in particolare saldatori, ma anche altri esperti maestri della professione metalmeccanica.
Alcuni investitori, come quelli in Slovenia che pianificano di espandere i loro investimenti e aprire nuovi impianti, hanno deciso di offrire, ai loro dipendenti, 250 euro per ogni lavoratore metalmeccanico che raccomandano o portano a lavorare da loro in azienda.
Verso la fine dell’anno scorso, tra i media serbi, girava la notizia che il cantiere navale di Kladovo offriva ai saldatori e ai fabbri salari fino a 1.000 euro, ma che sfortunatamente non c’erano parti interessate. I datori di lavoro in Serbia, invece, si lamentano di avere un “basso numero di candidati qualificati”, e ritengono che in Serbia non ci siano abbastanza lavoratori qualificati per determinate professioni.
Il PR del sito INFOSTUD, Milos Turinski, commenta dicendo che nonostante in Serbia ci sia una percentuale bassa di persone altamente istruite, quelli che mancano di più sono i lavoratori di occupazioni a bassa qualifica e aggiunge che nel settore metalmeccanico c’è un enorme deficit di personale e concorsi di lavoro a cui nessuno fa domanda.
A suo avviso, uno dei maggiori problemi è che la maggior parte dei lavoratori poco qualificati ritiene che i posti di lavoro offerti siano pagati meno di quanto loro si aspettano. Inoltre, aggiunge Turinski, poche persone sono pronte a fare grandi cambiamenti o a fare una riqualificazione, anche se le aziende molto spesso offrono corsi di riqualifica.
Per questo, stima Milos Turinski, è giunto il momento di egualiare la domanda di manodopera poco qualificata e di esperti del settore IT con l’offerta nel nostro paese, poiché in Serbia costantemente mancano circa 20.000 programmatori.
Solo nel gennaio di quest’anno, secondo i dati del bollettino statistico del Servizio nazionale per l’impiego di Serbia, 68.379 persone sono state registrate nel registro dei disoccupati dall’ingegneria meccanica e dalla lavorazione dei metalli. Di questo numero i qualificati per la lavorazione dei metalli erano 30.728 persone, gli installatori nel settore dell’ingegneria meccanica erano 2.232, i costruttori meccanici e progettisti 9.916, gli ingegneri meccanici 1.558, e i meccanici e macchinisti addirittura 23.945.
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