Milioni di donne in America potrebbero presto rimanere senza il diritto legale all’aborto, secondo i documenti trapelati dalla Corte Suprema. Sono già state approvate delle leggi in 13 Stati che vieteranno automaticamente l’aborto, se la Corte Suprema prenderà una decisione in questa direzione quest’estate.
Il ginecologo Vanja Milosevic e l’avvocato Ana Selak hanno parlato della legge che regolerebbe l’aborto anche in Serbia. Il dottor Milošević ha sottolineato che, a causa della scarsa istruzione in Serbia, l’aborto è il metodo più comune di contraccezione.
L’avvocato Ana Selak ha affermato che l’aborto non è un diritto umano e che in Serbia dovrebbe essere aperto un dibattito pubblico su questo argomento. “Non ci sono discussioni legali per limitare o ridurre l’aborto. Non ho nulla contro il divieto all’aborto, ma l’aborto non è un diritto umano. Il diritto di partorire lo è, il diritto all’aborto non lo è. Se osserviamo qual è l’interesse predominante, cioè ridurre la peste bianca, allora dovrebbe essere regolato dalla legge”, afferma Ana Selak.
Vanja Milošević ha sottolineato che l’aborto è l’unico metodo in medicina in cui si elimina qualcosa di vitale e salutare. “Se quella donna mi crede e sa che io sono qui per aiutarla quando ha un problema, come può non credere che l’aborto è un processo enorme e molto complicato che porta all’infertilità. È più complicato immatricolare un’auto in Serbia che abortire. Non si ha quasi nessuna conversazione seria con un ginecologo. La maggior parte delle donne mi dice che se avessero avuto una conversazione più approfondita e lunga, non avrebbero deciso per l’aborto. Coinvolto è anche l’uomo, se una donna riceve sostegno, principalmente morale, dal suo uomo, non deciderà di abortire”, afferma il dottor Milosevic.
La Selak ha concluso che nulla impedisce di regolamentare alcuni atti che limiterebbero l’aborto, perché è orribile che in una società emancipata l’aborto sia considerato la forma più comune di contraccezione.
https://www.kurir.rs/vesti/drustvo/3925865/vanja-milosevic-o-abortusu-u-srbiji
This post is also available in: English