Secondo i dati dell’Agenzia per le imprese (APR), in Serbia sono attualmente registrati un totale di 1.301 uffici di rappresentanza di aziende straniere. Il maggior numero di queste società proviene dagli Stati Uniti, 134 società, al secondo posto ci sono le società della Bosnia, 107, al terzo posto ci sono le società tedesche, 102.
Tutti questi uffici di rappresentanza hanno un’attività registrata: “Altre attività di servizio di supporto alle imprese”. Di seguito è riportato l’elenco dei 20 Paesi con il maggior numero di uffici di rappresentanza:
Stati Uniti (134)
Bosnia Erzegovina (107)
Germania (102)
Montenegro
Croazia
Svizzera
Slovenia e Italia (hanno lo stesso numero di uffici di rappresentanza, 63 ciascuno)
Austria
Macedonia del Nord
Cipro
Ungheria
Regno Unito
Bulgaria
Romania
Francia
Federazione Russa
Grecia
Repubblica Ceca
Turchia
Slovacchia e Paesi Bassi (stesso numero di uffici di rappresentanza, 15 ciascuno)
Secondo i dati di aprile, dal 24 febbraio, quando è iniziato il conflitto tra Russia e Ucraina, al 20 luglio, sono state registrate in Serbia 459 società di proprietà russa o a maggioranza russa. Inoltre, altri 1.061 cittadini russi si sono registrati come imprenditori. “I russi sono di base qui per lavoro, principalmente in aziende informatiche. Queste sono semplicemente persone a cui non importa il luogo dove lavorano e la cui specialità è legata alle tecnologie. Sono venuti qui come liberi professionisti o per il fatto che lavorano per aziende occidentali e che in Russia non possono essere pagati per il loro lavoro a causa delle sanzioni. Molti hanno trovato lavoro anche nelle nostre aziende IT, dove lavorano per uno stipendio di oltre 3.000 euro”, racconta un rappresentante locale.
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