Il commercio estero della Serbia nel primo trimestre di quest’anno ha avuto un valore di 11,95 miliardi di euro, con un incremento del 10,9% rispetto allo stesso periodo del 2017, influenzato dalla crescita delle esportazioni del 7,5% e dalle importazioni del 13,5%, riporta l’ufficio statistico della Repubblica di Serbia.
Le merci sono state esportate per 5,12 miliardi di euro e sono state importate per 6,82 miliardi, quindi il disavanzo commerciale è ammontato a 1,69 miliardi di euro ed è aumentato del 36,2%.
La copertura delle importazioni per esportazione è stata del 75,1%, inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando era del 79,3%.
In termini di dollari, il volume del commercio estero è stato pari a 14,69 miliardi nel primo trimestre, con un incremento del 27,8%. Le esportazioni sono aumentate del 24% a 6,30 miliardi e le importazioni del 30,8% a 8,38 miliardi di dollari.
Il commercio con gli Stati membri dell’UE rappresenta il 64,3% del commercio complessivo della Serbia.
Nei paesi con i quali il CEFTA ha firmato un accordo di libero scambio, merci per 836,8 milioni sono state esportate e importate per 260,2 milioni di euro. L’eccedenza dello scambio è stata pari a 576,6 milioni di euro e la copertura delle importazioni per esportazione è stata del 321,6%.
Il maggiore avanzo è stato raggiunto nello scambio con la Bosnia, il Montenegro, la Macedonia, la Bulgaria, l’Italia, la Romania, la Slovacchia, la Croazia, la Gran Bretagna, la Svezia e la Slovenia.
La Serbia ha il più grande deficit negli scambi con la Cina, a causa delle importazioni di telefoni cellulari e computer portatili e con la Russia da cui vengono importati prodotti energetici.
(https://naslovi.net/2018-05-31/beta/izvoz-robe-iz-srbije-veci-7-5-odsto-a-uvoz-13-5-odsto/21753077)
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