Negli ultimi anni, la tassa sugli immobili in Serbia ha subito un innalzamento drammatico, sebbene i prezzi degli immobili siano in calo o stagnanti.
Il governo ha promesso, nel mese di agosto dello scorso anno, di mantenere la tassa sugli immobili allo stesso livello, ma sembra che questa promessa sia stata dimenticata, almeno a Belgrado.
Quattro mesi fa, l’Assemblea della città di Belgrado si è espressa a favore dell’aumento del 2% dell’imposta sugli immobili. Dunque, perché la tassa di proprietà continua a crescere quando il valore degli immobili è in calo? La risposta probabilmente sta nel fatto che i comuni ne dispongono l’aumento al fine di sostenere i bilanci locali da quando, tre anni fa, hanno perso una fetta consistente delle entrate a causa dell’abolizione della tassa di sviluppo del territorio.
I prezzi delle recenti costruzioni immobiliari sono cresciuti in Serbia, mentre i prezzi degli immobili più vecchi sono stagnanti. La situazione viene confermata anche dall’Autorità geodetica dello Stato, che ha condotto un’indagine completa nel settore immobiliare in tutta la Serbia, nell’arco di un periodo di tre anni.
Marija Raskovic, dell’Autorità Geodetica sostiene che, a Belgrado, è stato valutato il valore degli immobili in otto comuni. “Il prezzo medio degli immobili a Nuova Belgrado nel 2014 e nel 2015 era 1.200 euro al metro quadro, e 1.150 euro al metro quadro nel 2016. Il prezzo medio degli immobili nel comune di Zemun era 1.100 euro al metro quadrato nel 2014, e nel 2015 e 2016 è sceso a 1.050 euro. Lo stesso si può dire per Vozdovac”, Raskovic spiega.
Non si sono verificate eventuali fluttuazioni del prezzo medio degli immobili a Novi Sad (850 euro al metro quadro). A Kragujevac questo prezzo nel 2014 ammontava a 800 euro, ed nel 2015/2016 a quasi 750. Il prezzo medio a Cacak era pari a 600 euro nel 2014 e a 550 euro nel 2015/2016″, aggiunge.
Nonostante queste cifre, l’amministrazione fiscale continua ad aumentare l’imposta immobiliare. Per esempio, la tassa di proprietà su un prezzo medio di un metro quadrato di immobili a Vracar è stata aumentata del 22% dal 2014. Tre anni fa, l’amministrazione fiscale stimava che un metro quadrato degli immobili in questa municipalità nel quartiere Belgrado valeva 145.000 dinari, mentre quest’anno la cifra si attesta a oltre 178.000 dinari.
Il regolamento relativo all’imposta sugli immobili in Serbia è quasi inesistente. Il valore di ciascun bene immobile viene stimato su base individuale, come lo è la tassa di proprietà su quell’immobile.
Questo è particolarmente evidente a Belgrado, con la cosiddetta zonizzazione della tassa di proprietà. Nella prima zona, per esempio, si possono spesso trovare edifici fatiscenti prossimi a quelli di lusso. Eppure, lo stesso tasso viene applicato ad entrambi, situazione senza precedenti nei paesi più sviluppati.
In questi paesi, prima di stimare il tasso per un certo pezzo di beni immobili, l’amministrazione dovrebbe fornire una descrizione fotografica dettagliata delle caratteristiche dell’immobile, in quanto non vi è alcuna possibilità che ad un appartamento fatiscente venga applicata la stessa tassa di proprietà applicata ad un edificio lussuoso, per quanto nella medesima zona.
Il Segretario Generale della Segreteria delle entrate pubbliche di Belgrado, Violeta Niciforovic, sostiene che tale principio non trova applicazione a Belgrado. “La legge non stabilisce i criteri per la determinazione del tasso di tassa di proprietà. Le autorità cittadine o qualsiasi autorità locale, del resto, non possono costituire elementi che andrebbero ad influire sul calcolo della tassa di proprietà. Non abbiamo un sistema di prezzi di stima immobiliare ai fini fiscali, ma qui usiamo un contratto di vendita come base”, Niciforovic aggiunge.
L’agente immobiliare Kaca Lazarevic concorda sul fatto che lo Stato dovrebbe riformare il sistema fiscale della proprietà in quanto la metodologia corrente si rivela difettosa, ritenendo, inoltre, che le stime della tassa di proprietà sono appositamente irrealistiche: un tasso più elevato si traduce in maggiori entrate per città e comuni.
(Newsweek, 17.03.2017)
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