La Serbia ha un clima favorevole per lo sviluppo dell’enologia e della viticoltura, in cui si trova un enorme capacità economica, ma in questo ambito non è ancora stato investito abbastanza, hanno valutato i proprietari di case vinicole serbi.
Alla Fiera del Vino “BeoWine fair”, che si è svolta dal 19 al 22 febbraio all’interno della Fiera del Turismo e che ha riunito oltre 140 aziende vinicole e i produttori di attrezzature eneologiche provenienti da 11 paesi, le case vinicole della Serbia hanno convenuto che anche se il paese non dispone di grandi superfici a vite, i vini serbi per la loro qualità non restano indietro ai migliori vini del mondo, il che lo dimostra anche il successo ai concorsi più prestigiosi del mondo.
Il proprietario della cantina “Aleksandrovic”, vincitore di numerosi premi in tutto il mondo, Bozidar Aleksandrovic, ha detto all’agenzia di stampa Beta che lo Stato dovrebbe aiutare i viticoltori a migliorare le vigne, ad arredare le cantine nonché ad “impostare le regole del gioco” e a sostenere i produttori nel raggiungimento della qualità”. “Siamo testimoni dei paesi vicini che mettono l’accento sulla viticoltura, vediamo come sono aggressive le cantine della Crozia e della Macedonia, sostenute dallo Stato, e noi siamo più lasciati a noi stessi”, ha detto Aleksandrovic, proprietario dell’omonima cantina. Lui ha aggiunto che nel vino esite “un enorme” potenziale economico e che si può fare una “grande storia” del vino serbo tramite lo sviluppo del turismo del vino. Lui inoltre ritiene che la Serbia debba lavorare sulla promozione del vino serbo e sul branding di una regione vinicola, per esempio la Sumadija . “Siamo testimoni di uno sviluppo incredibile della regione vinicola della Toscana, del Piemonte, dell’Istria in Croazia. Sono un ottimista e mi auguro che un giorno la Sumadija sarà la Toscana serba”, ha detto Aleksandrovic, la cui cantina vicino a Topola possiede 75 ettari di vigneti e vanta una produzione annua da 350.000 a 400.000 bottiglie, con il 25% della produzione totale esportato verso il Giappone, la Cina, la Russia, l’Europa occidentale e l’America.
I rappresentanti della cantina reale che fa parte della dotazione del re Pietro I Karadjordjevic a Oplenac sono d’accordo sul fatto che lo Stato dovrebbe prestare un po’ più di attenzione ai “vignerons” serbi. “Il problema principale dei vignagnoli in Serbia consiste nel fatto che lo Stato non li sostiene. Se visitate un padiglione della Croazia, della Macedonia potete assicurarvi che il loro Governo si occupa dell’organizzazione e delle finanze mentre da noi nessuno se ne prende cura. I vignagnoli della Serbia non ricevono alcun sostegno”, ha detto all’agenzia Beta il direttore della Dotazione del re Pietro I Karadjordjevic Dragan Reljic, aggiungendo che la Serbia può competere con tutte le cantine internazionali e che più grandi esperti mondiali hanno valutato i vini della Serbia come quelli di alta qualità.
Il manager della cantina “Zvonko Bogdan” di Subotica Zlatko Zivanic ha detto che il mondo non aveva consapevolezza della qualità dei vini serbi fino a poco tempo fa, aggiungendo che tutte le cantine serbe hanno ricevuto i premi notevoli e che sono sempre più conosciute nei concorsi più prestigiosi del mondo.”Alle fiere di Londra, di Vienna, di Praga, di Bruxelles, d’Italia, la Serbia riesce a vincere sempre più numerose medaglie d’oro, che apre le porte a tutti i produttori di vino provenienti dalla Serbia. Quando un enologo vince la medaglia del genere non solo lui ha i maggiori benefici, ma ne aproffitano anche gli altri enologi perché così il mondo può vedere che anche nella Serbia si produce il vino di qualità il che offre la possibilità ai cantinieri serbi di entrare nel mercato mondiale”, ha detto Zivanic. Lui ha aggiunto che l’azienda “Zvonko Bogdan” lo scorso anno ha aumentato la produzione del 40%, spiegando che possiede 56 ettari di vigneto e produce circa 250.000 litri di vino a livello annuo.
I produttori di vino esportano verso il Montenegro, la Bosnia, la Croazia, l’Austria, la Germania, la Danimarca, la Repubblica Ceca e l’America. Alla Fiera Internazionale del Vino sono stati assegnati i premi per il miglior vino nazionale, per il miglior vino della manifestazione e per il migliore sommelier.
(BizLife, 23.02.2014)