Con l’aiuto di un prestito cinese, lo Stato serbo prevede di allestire per oltre 250 città del Paese degli impianti per il trattamento delle acque reflue. Kragujevac è solo una delle 65 località e tra i comuni sulla mappa del progetto serbo-cinese chiamato “Cista Srbija”, ci sono anche Mionica, Obrenovac, Novi Sad, Novi Becej, Kuljevo, Varvarin, Knic e altre. Per alcuni però si tratterebbe solo di un imbroglio.
Come scrive Nova.rs, il progetto “Cista Srbija”, del valore di 4 miliardi di euro, porterebbe ai cittadini più di “250 piccole Rio Tinto”, cioè impianti di trattamento delle acque reflue sporchi, obsoleti, inefficienti dal punto di vista energetico e antieconomici, quindi dannosi per l’economia a lungo termine dello Stato e della popolazione, della salute dell’ambiente e delle persone.
La città di Kragujevac ha contrassegnato il progetto “Cista Srbija” come “l’investimento più importante per il futuro di Kragujevac”. I lavori per il progetto a Lazarevac sono iniziati nell’ottobre dello scorso anno e l’annuncio del Ministero dell’edilizia, dei trasporti e delle infrastrutture afferma che a tale scopo sono stati stanziati 48 milioni di euro.
Secondo il Ministro dell’edilizia, dei trasporti e delle infrastrutture Tomislav Momirovic, l’obiettivo nei prossimi 5 anni è che nel territorio della Repubblica di Serbia oltre l’80% delle amministrazioni locali venga coperto da infrastrutture fognarie e impianti di trattamento delle acque reflue, in modo che le acque reflue finiscano pulite nei fiumi e i cittadini abbiano acqua potabile. Secondo “Energetski portal”, la realizzazione del progetto è iniziata il 9 ottobre a Novi Sad, con la costruzione di un sistema fognario a Kisac e Cenej, il quale presto renderà il problema dello svuotamento e del drenaggio delle fosse settiche un problema superato per gli abitanti di queste zone periferiche della città della Vojvodina.
Mapa prve faze velike ekološke prevare u Srbiji: Je li i vaš grad njen deo?
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