Tutte le scuole in Serbia hanno ricevuto un avviso al fine di creare un piano per risparmiare l’energia del 15%. Il Forum delle scuole superiori di Belgrado propone al Ministero dell’Istruzione di prolungare e spostare le vacanze invernali dalla seconda metà di gennaio fino alla seconda metà di febbraio, e consiglia di accorciare le lezioni di 5 o 15 minuti nei giorni più freddi.
La richiesta per le scuole di realizzare un piano di risparmio energetico è arrivata dal Ministero delle Miniere e dell’Energia, attraverso il Ministero dell’Istruzione competente. Nella lettera si afferma che le istituzioni dovrebbero designare le persone che si occuperanno di ridurre i consumi energetici, che dovrebbe essere predisposto un piano di misure di risparmio di almeno il 15% su base mensile, nonché che tutti i dipendenti dovrebbero essere informati su le misure e le raccomandazioni per il risparmio.
A tutte le istituzioni è stato dato un termine per presentare un piano di risparmio mensile al Ministero dell’Energia, entro il 15 settembre. La raccomandazione per il futuro è quella di presentare una relazione al Ministero una volta al mese, entro il 15 del mese, sulla realizzazione del piano di risparmio, le ragioni dello scostamento del risparmio prefissato, nonché i problemi nell’attuazione delle misure.
Il Forum invita il Ministero dell’Istruzione a considerare urgentemente alcune possibilità che potrebbero contribuire alla riduzione dei consumi energetici. Propongono di rivedere il calendario scolastico estendendo la pausa invernale e spostandola dalla seconda metà di gennaio alla metà di febbraio con un minor numero di giorni di pausa primaverile. Ritengono che accorciare la durata delle lezioni da 45 a 40 minuti contribuirebbe anche al risparmio energetico, che ridurrà il tempo di permanenza dei bambini nelle scuole di un totale di un’ora e dieci minuti, oltre ad accorciare la durata delle lezioni da 45 a 30 minuti nel periodo più freddo dell’anno.
“Il Forum delle scuole superiori di Belgrado comprende e sostiene le proposte di misure di risparmio, ma riteniamo che oltre alle soluzioni individuali a livello scolastico, occorrano anche soluzioni sistemiche che includano la responsabilità di chi gestisce il settore dell’istruzione”, si legge nella dichiarazione.
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