Il Parlamento europeo chiede di più alla Serbia: senza sanzioni, no avvicinamento all’UE

Il portale “European Western Balkans” (EWB) ha riportato che i membri della commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo (AFET) hanno approvato 29 emendamenti sulla risoluzione del relatore per la Serbia Vladimir Bilcik e hanno intimato alle autorità serbe di lavorare di più per le riforme e di tornare sulla “strada giusta per l’integrazione nell’UE”.

Negli emendamenti si afferma di “deplorare fortemente” il fatto che la Serbia non abbia ancora rispettato le sanzioni dell’UE dopo l’invasione russa dell’Ucraina. “Le autorità neoelette sono invitate a mostrare un impegno reale e inequivocabile nei confronti dei valori, degli standard e delle regole dell’UE il prima possibile e di allinearsi urgentemente con le decisioni e le posizioni dell’UE in materia di politica estera e di sicurezza, comprese le sanzioni”.

Secondo il testo dell’emendamento, l’ulteriore apertura di cluster negoziali avverrà solo quando la Serbia assumerà gli obblighi menzionati. Il governo serbo è invitato a rivalutare la sua cooperazione economica con la Russia e gli eurodeputati lamentano “i continui voli tra Belgrado e Mosca in un momento in cui lo spazio aereo dell’UE è chiuso ai voli da e per la Russia”.

Preoccupazioni vengono espresse anche per le accuse di intercettazioni di figure dell’opposizione russa a Belgrado da parte delle autorità serbe e per il presunto successivo trasferimento di materiale ai servizi di sicurezza russi. Si sottolinea che qualsiasi cooperazione che possa contribuire a pratiche autoritarie e antidemocratiche in Russia e Serbia sarebbe dannosa per le future relazioni tra l’UE e la Serbia. Negli emendamenti, i deputati chiedono alle autorità serbe di fornire risultati convincenti nelle indagini anticorruzione, soprattutto nei casi di elevato interesse pubblico, nonché nella risoluzione legale del caso di demolizione del quartiere di Savamala e del gruppo criminale di Veljko Belivuk.

EWB: Amandmani na izveštaj o Srbiji – nema sankcija, nema otvaranja klastera

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