Il leader russo Vladimir Putin e Aleksandar Vucic firmeranno insime, a Belgrado, circa 20 accordi strategici. I punti chiave: la consegna dei carri armati e del sistema PVO, il collegamento al “flusso turco”, la costruzione della ferrovia e l’esportazioni di prodotti alimentari serbi.
Il presidente russo Vladimir Putin sta preparando un pacchetto speciale per la Serbia con circa 20 accordi strategici, che saranno presentati verso la metà di gennaio, a Belgrado, durante il suo incontro con il presidente serbo Aleksandar Vucic – scrive il giornale Novosti.
Secondo alcune informazioni, questo pacchetto, il cui valore è di diverse centinaia di milioni di euro, comprenderà seri investimenti dall’oriente nell’infrastruttura, nell’energia, nell’agricoltura, nel sistema di difesa, nel campo dell’istruzione e del turismo serbo. Le parti più importanti del pacchetto d’investimenti dovrebbero essere la firma del contratto di costruzione dei corridoi ferroviari, l’adesione della Serbia al gasdotto turco, la consegna dei carri armati T-72 e dei missili di difesa aerea, e l’esportazione di prodotti alimentari locali nel più grande paese del mondo,ovvero la Russia.
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Inoltre, la visita di Putin è di grande importanza per i serbi che si trovano nel bel mezzo di una battaglia diplomatica per il Kosovo e la Metohija. Senza la partecipazione di Mosca non è possibile raggiungere una soluzione e un compromesso sostenibile per entrambe le parti, e forse questa visita di Putin è un incoraggiamento a tener duro prima della decisione finale sul destino della provincia meridionale serba.
Il presidente serbo dalla visita di Putin si aspetta molto, il che mercoledì, dopo un incontro con l’ambasciatore russo Alexander Chepurin, ha confermato: “credo che questa visita del presidente Putin sarà la più fruttuosa finora, sia per il numero di accordi che per il loro contenuto”.
Vucic ha ringraziato la Russia e il suo Presidente per il sostegno che danno alla integrità territoriale della Serbia e gli sforzi per trovare una soluzione di compromesso per il Kosovo.
Il portavoce di Cremlino Dmitry Peskov ha confermato che Putin e Thaci, a Parigi, ai margine della cerimonia del centenario della fine della Prima guerra mondiale, hanno brevemente discusso e che il presidente russo ha ribadito la volontà di Mosca a sostenere l’accordo tra Belgrado e Pristina, nel caso in cui si venisse ad un accordo.
Anche l’ambscitore russo Chepurin ha spiegato ancora una volta la posizione di Mosca e la volontà assoluta a collaborare e ad aiutare per risolvere la questione del Kosovo. Ha aggiunto che la sisoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è un quadro giuridico che dovrebbe essere rispettato quando si cerca un compromesso.
Il problema principale è che i colloqui a Bruxelles sono in corso da sei anni e che, mentre la Serbia ha rispettato tutti gli accordi prefissati, lo stesso non si può dire per la parte kosovara, soprattutto quando si tratta della creazione della Comunità dei Comuni serbi.
L’analista politico Dragomir Andjelkovic ritiene che il breve incontro di Putin e Thaci a Parigi sia in realtà un’altra conferma dell’interesse della Russia a raggiungere un compromesso finale tra Belgrado e Pristina edi sostenere la Serbia in questo processo:” La Russia ha finora dimostrato di essere un nostro vero amico. L’arrivo di Putin è un evento politico di primo ordine, che desiderano anche paesi molto più grandi di noi.”
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