Il leader dei liberaldemocratici, Ceda Jovanovic, ha dichiarato che non ci sarà nessun accordo con la Lega Socialdemocratica della Vojvodina, nonostante la proposta di alleanza avanzata dal LDP.
Jovanovic ha detto che evidentemente il partito di Nenad Canak – leader storico dell’autonomia della Vojvodina – ha scelto di correre con Tadic e la sua nuova formazione: “Abbiamo chiaramente fatto sapere al LSV che avremmo aspettato una risposta fino al 4 febbraio, ma ad oggi una risposta chiara non è arrivata. Canak ha scelto Tadic: a entrambi non ho mai augurato nulla di male, facciano il loro meglio”. Nella conferenza per i giornalisti, tenuta assieme al leader dell’Unione Socilademocratica (SDU), Zarko Korac, Jovanovic ha chiarito che le due formazioni si presenteranno agli elettori della Vojvodina assieme, senza il partito di Canak.
Jovanovic ha detto che l’alleanza con il SDU è il risultato di anni di collaborazione e che per il LDP non c’è posto nelal formazione che Tadic si appresta a varare, perché in essa si trovano persone responsabili dell’attuale situazione in Serbia. Alla domanda se il suo aprtito potrebbe partecipare a una coalizione di Governo assieme al SNS di Vucic, Jovanovic non ha lasciato spazio ai dubbi, dicendo che questo non è il mercato e che il LDP non venderà il proprio sostegno.
Nel giro di pochi minuti è giunta la reazione del LSV, che per bocca del vicesegretario Bojan Kostres ha fatto sapere di essere aperto al dialogo con il LDP, ma di non accettare inviti avanzati attraverso i mezzi di comunicazione.
(Tanjug, 04.02.2014)