Il Kosovo impone dazi del 30% su frutta e verdura serbi

Il ministro del commercio Rasim Ljajic ha annunciato che chiederà una riunione urgente con i ministri omologhi della Bosnia ed Herzegovina e della FYROM a seguito della decisione della autorità a Pristina di introdurre i dazi del 30 per cento per le importazioni di alcuni tipi di frutta e verdura e del mais.

Lui ha dichiarato che, oltre alla riunione con i colleghi bosniaci e macedoni sulla quale sarà decisa la posizione comune e proposte misure concrete, chiederà anche una seduta urgente del Comitato dell’accordo centro europeo di libero scambio (CEFTA) visto che questo accordo è stato violato.

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Il ministro del commercio e dell’industria di Pristina da ieri ha introdotto i dazi protettivi del 30 per cento per le importazioni di alcuni tipi di frutta e verdura e del mais, i quali, come è stato dichiarato si applicano “a tutti i partner commerciali”.“Le istituzioni kosovare temporanee devono dire chiaramente se vogliono ancora far parte dell’accordo CEFTA oppure no” ha dichiarato Ljajic. Ha aggiunto che non esiste un membro CEFTA verso il quale le autorità kosovare non abbiano introdotto almeno una barriera doganale, e che l’ultima vale per tutti. È evidente, dice, che “i principi di libero scambio della merce e dei servizi per le autorità kosovare valgono solo quando conviene a loro”.

“Questo comportamento è in contrasto non solo con l’idea dello spazio commerciale comune in questa parte d’Europa, ma anche con i valori di base dell’economia moderna nel mondo” ha detto Ljajic.

Visto che i dazi vengono applicati esclusivamente sulla frutta e verdura di stagione (cetrioli, pomodori, peperoni, cavolo, spinaci, cipolla, carota, leguminose, patate, anguria, melone, mele, pere, prugne, amarene, ciliegie, fragole, lamponi, more) e sul mais, è molto probabile che i membri dell’accordo CEFTA avranno i danni maggiori come risultato di questa decisione, hanno dichiarato dal Ministero del commercio della Serbia.

(021, 19.07.2018, http://www.021.rs/story/Info/Srbija/192898/Pristina-uvela-carine-na-pojedino-voce-i-povrce.html)

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