Il Kosovo non chiederà l’adesione alle Nazioni Unite senza l’esplicito consenso di tutti i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu – Francia, Gran Bretagna, America, Russia e Cina.
Questo viene cittato nel documento ottenuto da Nova, redatto dai diplomatici che lavorano alla Roadmap per l’attuazione dell’Accordo europeo sul Kosovo. Nova scrive anche che, in questo modo, si sta cercando di trovare una soluzione all’opposizione della Serbia ad accettare l’ammissione del Kosovo a tutte le organizzazioni internazionali, quindi anche all’ONU.
L’ammissione del Kosovo alle organizzazioni internazionali è prevista al punto 4 della bozza dell’accordo europeo, che stabilisce che la Serbia non si opporrà all’adesione.
Per ora coesistenza e cooperazione, presto riconoscimento reciproco
Nel documento intitolato “Accordo sul percorso di normalizzazione tra il Kosovo e la Serbia – Attuazione dell’articolo 4” si afferma che la proposta si ispira al Trattato fondamentale sulle due Germanie del 1972 e che non si tratta di riconoscimento reciproco, ma di coesistenza e cooperazione pacifica.
“La Repubblica Federale di Germania non ha mai riconosciuto la Repubblica Democratica Tedesca e viceversa. Tuttavia, il Trattato fondamentale del 1972 ha permesso alle due Germanie di accettare la realtà dell’esistenza dell’altra. Questo ha permesso anche ai Paesi occidentali di sviluppare relazioni con la DDR. Se la Serbia e il Kosovo continueranno con la loro determinazione ad aderire all’Unione Europea, la normalizzazione completa attraverso il riconoscimento reciproco avverrà presto. Per ora, la coesistenza attraverso la cooperazione e le relazioni pacifiche, a prescindere dalle differenze, è l’unica cosa che la comunità internazionale chiede alla Serbia e al Kosovo”, si legge nel documento che i diplomatici europei hanno preparato come appendice alla Road Map per l’attuazione dell’Accordo europeo.
Per quanto riguarda il disaccordo sul punto 4, si afferma quanto segue:
“L’obiezione della Serbia non è necessariamente un ostacolo all’adesione del Kosovo alle Nazioni Unite. L’adesione del Kosovo alle Nazioni Unite dipende esclusivamente dal consenso formale dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La prassi storica dimostra che, dopo l’approvazione dei cinque membri permanenti, il Consiglio di sicurezza e l’Assemblea generale delle Nazioni Unite procedono piuttosto rapidamente”.
Sebbene si tratti di un’ovvietà, questa breve voce merita di essere seguita per i seguenti motivi:
– Riconosce la rilevanza della Russia e della Cina come attori geopolitici, un gesto simbolico nei confronti di Mosca e Pechino.
– Risponde alle sensibilità della Serbia riguardo all’adesione del Kosovo alle Nazioni Unite.
– Il Kosovo non guadagna nulla se cerca di aderire all’ONU senza il consenso esplicito dei Cinque Permanenti.
– Con il suo approccio costruttivo, la Serbia guadagna il favore dell’Occidente.
Per quanto riguarda l’ultimo punto, la Serbia dovrebbe considerare che un accordo di stabilizzazione (la cosiddetta nuova Yalta) è possibile nelle circostanze geopolitiche in rapida evoluzione e nelle crescenti tensioni tra Est e Ovest. L’adesione del Kosovo alle Nazioni Unite potrebbe finire nell’accordo. In questo scenario la Serbia perde tutto, il Kosovo e necessario sostegno occidentale. La semplice nuova voce nell’allegato, che non afferma altro che l’ovvio, potrebbe diventare la polizza assicurativa della Serbia. “
“Le autorità serbe sostengono che il fatto che la Serbia non si opponga all’adesione del Kosovo all’ONU rappresenta una violazione della posizione di base della Serbia di non riconoscere il Kosovo come Paese sovrano e indipendente. Secondo loro, l’adesione all’Onu è riservata esclusivamente ai Stati sovrani e indipendenti, quindi il consenso implica un riconoscimento indiretto (dell’indipendenza). Non è necessariamente così”, riporta Nova.
A sostegno di ciò vengono citati gli esempi dell’Ucraina e della Bielorussia, nonché il caso dell’Israele. Si sottolinea inoltre che la Serbia dovrebbe essere consapevole dei suoi limiti e che la sua opposizione non è necessariamente un ostacolo per l’ammissione del Kosovo all’ONU.
Durante l’intervista rilasciata a RTS, il presidente serbo Aleksandar Vučić ha affermato che il punto 4 è problematico, in quanto implica l’ammissione del Kosovo a tutte le organizzazioni internazionali. Alla domanda se questo include le Nazioni Unite, Vučić ha risposto: “È così, per questo non l’ho firmato” e ha aggiunto che “la soluzione è nell’attuazione, cioè nella road map che si sta sviluppando, che dovrebbe stabilire il modo in cui entrambe le parti attueranno l’accordo”.
(N1, 05.03.2023)
https://n1info.rs/vesti/nova-kosovo-nece-traziti-clanstvo-u-un-bez-saglasnosti-pet-clanica-sb/
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