La Serbia e il Fondo Monetario Internazionale hanno avviato oggi i colloqui sul nuovo programma di cooperazione non finanziaria presso la sede della Banca Nazionale di Serbia (NBS) a Belgrado.
La delegazione serba guidata dalla Governatrice della NBS Jorgovanka Tabakovic, rappresenterà la Serbia nel FMI. Il Ministro delle Finanze Dusan Vujovic non sarà presente all’incontro, ma ci saranno i rappresentanti del Ministero delle Finanze e del Ministero dell’Economia.
Il team del FMI, guidato da James Roaf, rimarrà a Belgrado dal 7 al 18 maggio per discutere sulle modalità della futura cooperazione con la Serbia, con particolare attenzione agli attuali sviluppi e proiezioni macroeconomici.
I colloqui su un programma economico supportato da un nuovo accordo consultivo non finanziario con il Fondo Monetario Internazionale sono un seguito del dialogo svolto durante la visita di marzo dei rappresentanti del FMI a Belgrado e delle riunioni di primavera dell’FMI e del gruppo della Banca Mondiale a Washington, ha annunciato la NBS. Si prevede che il nuovo accordo sosterrà la stabilità macroeconomica e fiscale raggiunta e darà sostegno all’ulteriore attuazione delle necessarie riforme strutturali volte a una crescita economica più solida e sostenibile. I colloqui su un nuovo accordo accadono proprio quando la Serbia ha registrato la crescita del PIL del 4,5% nel primo trimestre e quando la Commissione Europea ha stimato che la Serbia si aspetta la più grande espansione economica quest’anno.
Dopo il positivo completamento dell’accordo di tre anni con le misure precauzionali con il Fondo Monetario Internazionale, nel febbraio di quest’anno le autorità serbe hanno mostrato interesse a continuare la cooperazione con il Fondo, ma in una forma diversa. Nella relazione sull’ottava revisione dell’accordo alla fine dell’anno scorso, il Consiglio di amministrazione del FMI ha dichiarato che la Serbia ha compiuto progressi significativi nell’attuazione delle riforme strutturali, aumentando il potenziale di crescita economica, che ha avuto un impatto sulla riduzione degli oneri fiscali e dei rischi e sulla creazione di nuovi posti di lavoro.
Il Consiglio ha inoltre elogiato i risultati delle riforme in ambito finanziario, affermando che la NBS ha mantenuto l’inflazione sotto stretto controllo e ha rafforzato il settore bancario, che ora si trova in una posizione molto migliore per sostenere l’attività economica.
Il FMI, tuttavia, ha sottolineato che c’è ancora molto da fare quando si tratta di imprese di proprietà statale, vale a dire bisogna migliorare il modo in cui sono gestite e sviluppare la propria capacità amministrativa. In questo contesto, hanno suggerito il proseguimento delle riforme fiscali e l’eliminazione dell’incertezza nel sistema giudiziario, che stimolerebbe ulteriormente l’attività economica.
Photo credits: Tanjug
(http://www.rtv.rs/sr_lat/ekonomija/aktuelno/pocela-nova-runda-pregovora-sa-mmf-om-o_915825.html)
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