Il governo serbo ha avviato una procedura per la selezione di un partner strategico per lo sviluppo di un totale di 1 GW di impianti solari e di almeno 200 MW di batterie di accumulo.
Le centrali e le batterie saranno consegnate all’azienda elettrica statale Elektroprivreda Srbije (EPS) con un contratto chiavi in mano due anni dopo la costruzione.
La decisione del governo, basata sulla legge sulle energie rinnovabili, prevede la selezione di un partner strategico per la costruzione, ma non la gestione o la manutenzione, di impianti solari “autobilanciati” su larga scala con batterie di accumulo dell’energia.
Il progetto sarà realizzato attraverso una partnership strategica e un finanziamento pubblico. Lo scopo è quello di consentire al Paese di raggiungere gli obiettivi di transizione energetica e gli obblighi internazionali in materia di energie rinnovabili, ma anche di affrontare la crisi energetica, eliminare la necessità di importazioni, garantire la stabilità a lungo termine dell’approvvigionamento per i consumatori, compensare la ridotta capacità produttiva dell’EPS e soddisfare la crescente necessità di capacità in grado di fornire servizi di bilanciamento e di sistema.
Il partner strategico dovrà garantire lettere di intenti per il finanziamento del progetto, consentendo alla Serbia di ottenere un prestito con un lungo periodo di rimborso, di almeno 18 anni.
Il partner dovrà inoltre selezionare le località ottimali per la costruzione delle centrali solari e delle batterie, preparare tutta la documentazione necessaria, progettare, acquistare le attrezzature e costruire le centrali.
Il partner gestirà le centrali solari e le batterie per due anni, durante i quali dovrà formare il team di EPS per continuare a gestire gli impianti. Al termine di questo periodo, il partner consegnerà gli impianti a EPS.
Il partner selezionato avrà anche l’obbligo di costruire capacità di transizione e di distribuzione, se necessario.
Secondo la decisione del governo, EPS agirà sia come proprietario che come investitore nel progetto, che dovrebbe essere completato entro quattro o cinque anni.
(B92, 09.05.2023)
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