Lo storico tedesco Heinrich Winkler stima che l’Unione europea stia gradualmente collassando e che le sue istituzioni, invece di proteggere la democrazia, siano diventate uno dei suoi maggiori problemi.
L’Unione europea ha smesso di essere una comunità di valori liberali e il raggiungimento delle decisioni all’unanime sta diventando sempre più difficile, spiega Winkler sulle pagine del giornale tedesco “Der Spiegel”, e riferisce Sputnik.
Secondo Heinrich Winkler, la maggioranza pro-europea in Parlamento a Strasburgo sarà presto messa a dura prova: i partiti anti-europei aumentano di giorno in giorno, ed è incerto se il principale candidato dei sostenitori dell’Unione europea otterrà voti sufficienti per pretendere con convinzione la carica di Presidente della Commissione europea.
Lo storico tedesco ritiene che durante il mandato di Jean-Claude Juncker, la Commissione europea abbia cessato di essere la custode degli accordi europei. Per tanto hanno iniziato a prenderla come una commissione politica, che molto spesso interpreta liberamente i termini dell’accordo.
Secondo Winkler sono piuttosto strane le associazioni europee di partito che esistono esclusivamente sotto forma di partiti nel parlamento di Strasburgo. Sono spesso composti da partiti nazionali estremamente controversi dal punto di vista democratico, come il partito “Fides” del primo ministro ungherese Viktor Orban. E non solo, le grandi coalizioni nell’UE mostrano solidarietà che può screditare il loro stesso concetto e mettere in pericolo la fiducia delle persone nell’alleanza, afferma lo storico.
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