Il fallimento del governo dopo il fallimento – Cosa succederà dopo la protesta del 26 maggio?

Dopo la protesta “Serbia contro la violenza” di venerdì scorso, che ha riunito decine di migliaia di cittadini, è chiaro che i manifestanti che passeggiavano pacificamente a Belgrado non sono venuti lì perché invitati dai partiti dell’opposizione, ma soprattutto perché il governo serbo continua a deluderli e sono sempre più irritati da una serie di mosse sbagliate.

Dal momento che il primo ministro, i ministri del governo e il presidente della Serbia hanno fatto un passo falso dopo l’altro da venerdì, si può prevedere che la prossima protesta della Serbia contro la violenza, prevista per sabato 27 maggio, raccoglierà lo stesso numero di persone o forse anche di più.

Anche se la narrazione ufficiale del governo e dei media filogovernativi è diventata un po’ più silenziosa e meno offensiva dopo le proteste, questo non diminuirà il numero di persone disposte a protestare contro di loro.

Come accennato, la serie di passi falsi del governo è stata incessante. In primo luogo, un’ora prima di una sessione parlamentare programmata, il premier Ana Brnabic ha scelto parole molto umilianti per insultare un deputato dell’opposizione Miroslav Aleksić. In secondo luogo, il Ministro degli Interni Bratislav Gašić, di cui l’opposizione chiede le dimissioni in seguito a due sparatorie di massa in Serbia, ha dichiarato che le richieste di dimissioni non hanno nulla a che fare con il suo lavoro di Ministro degli Interni, ma sono rivolte al “suo presidente” e al “suo partito”. In relazione alle richieste di dimissioni, si è diffusa la notizia che il fratello di Bratislav Gašić, Boban, ha acquistato locali commerciali di prima classe nel centro di Belgrado per 2.000 euro al metro quadro, quando il prezzo realistico per questo tipo di immobili è di almeno 5.000 euro al metro quadro. I social media sono stati inondati di video in cui si vedevano i sostenitori di SNS impediti fisicamente a lasciare un comizio a Pančevo, dove il Presidente serbo aveva parlato. Ci sono stati anche filmati del segretario generale del governo serbo, Novak Nedić, che guidava un gruppo di uomini nelle recenti proteste, che in quelle precedenti erano stati usati per picchiare i manifestanti. I media hanno anche riferito che il governo serbo ha permesso il trasferimento della proprietà di 11 centrali idroelettriche serbe alla società serbo-ungherese MVM Group, cosa che l’Industria elettrica della Serbia (EPS) ha negato con forza.

… mentre l’opinione pubblica attende il prossimo passo falso del governo.

(Danas, 24.05.2023)

https://www.danas.rs/vesti/politika/vlast-je-tanka-protesti-srbija-protiv-nasilja-subota/

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