La Serbia registrerà quest’anno il calo più contenuto del PIL rispetto a tutti gli Stati membri e ai Paesi della regione dei Balcani occidentali, si legge nella conclusione dell’ultima previsione economica della Commissione europea, pubblicata l’altro ieri a Bruxelles.
Il calo previsto del PIL per la Serbia, entro la fine di quest’anno, sarà dell’1,8%. Si tratta di un miglioramento rispetto alle previsioni, quando la Commissione prevedeva un calo del 4,1% nel 2020. Per il 2021 la Commissione prevede per il Paese balcanico una crescita del 4,8% del PIL, mentre nel 2022 è prevista una crescita del 3,8.
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La CE stima che il debito pubblico della Serbia nel 2020 ammonterà al 61,5% del PIL, mentre per il 2021 è previsto un importo ridotto del 60,7% e del 59,6% nel 2022.
A Bruxelles, si prevede inoltre che il tasso di disoccupazione quest’anno sarà del 9,3% in Serbia, del 9,6% nel 2021 e del 9% nel 2022.
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