“Negli ultimi tempi, la Serbia è interessante per i turchi perchè in questo modo possono raggiungere alcuni mercati dei paesi con i quali la Serbia ha accordi sul libero scambio, il che rende possibile la vendita della loro merce”, dicono nella Camera di Commercio.
Inoltre, questa istituzione indica che uno dei più importanti investimenti turchi in Serbia era l’investimento dell’azienda “Jeanci” di Istanbul nelle fabbriche di Krupanj e Leskovac. “Questa azienda produce l’abbigliamento di jeans per i brend mondiali, quali “Cavalli” e “Versace”, mentre ha in piano di affittare o acquistare un altro stabillimento. L’anno scorso a marzo, la turca Halk Bank ha acquistato il 76,74% delle azioni della CacanskaBbanka di valore di 10,1 milioni di euro. In questo modo, hanno voluto garantire l’entrata delle grandi aziende turche che vorrebbero venire in Serbia”, viene comunicato dalla Camera di Commercio.
L’economista Mahmut Busatìlija spiega che la Turchia si trova in una fase di sviluppo espansivo. “Loro sono molto schizzinosi quando considerano la possibilità di investire in Serbia e spesso puntano alle regioni significative per la comunità islamica”, dice Busatlija.
In Serbia operano circa 30 aziende turche. Alcuni degli investimenti turchi annunciati sono: “Itimat”, che pianifica di investire 4 milioni di euro nella costruzione di una fabbrica di latte a Sabac, “Pamirco” con l’investimento di un milione di euro nella lavorazione del legno, “Beko Balkans” che programma di assumere 100 persone e “Aster” che vuole assumere 500 persone nella loro fabbrica tessile a Nis.
(eKapija, 29.01.2016.)