I suggerimenti degli economisti al nuovo governo

Secondo il professore dell’Accademia bancaria di Belgrado, Hasan Hanić, “una delle principali priorità del nuovo governo dovrebbe essere quella di continuare ad aiutare l’economia, dati gli ultimi segnali allarmanti sul peggioramento della situazione sanitaria”. 

Come la maggior parte dei suoi colleghi, Hanic ritiene che sia fondamentale preservare la liquidità delle aziende, salvare i posti di lavoro e aumentare la produzione.

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Anche se consiglia ulteriore assistenza all’economia, Hanic ritiene che lo “scenario” più probabile sia che, indipendentemente dalle avvisaglie su una nuova ondata di coronavirus, ci si possa aspettare la crescita dell’economia serba.

“Si prevede che il governo troverà soluzioni appropriate e quindi aumenterà la crescita economica nel prossimo periodo”, ha detto Hanic a “Tanjug”, sottolineando inoltre che il nuovo governo dovrebbe fare attenzione a non aumentare l’indebitamento dato che “lo spazio per ulteriori prestiti è già stato ridotto e il deficit fiscale è in aumento e non dovrebbe superare un certo limite”.

È fondamentale, tuttavia, secondo il parere di questo professore, che il nuovo governo non permetta all’economia di “rallentare” e portare a perdite di posti di lavoro, chiusure di società e quindi mettere a repentaglio le basi per una crescita economica di lungo termine.

Pertanto, le priorità del nuovo governo nel prossimo periodo dovrebbero essere gli investimenti nelle infrastrutture, in particolare nelle strade, nonché nell’istruzione superiore, nella sanità e nell’ulteriore sviluppo della digitalizzazione.

È necessaria anche una riforma del sistema educativo, perché ora, sottolinea Hanic, “sono necessarie nuove competenze e si stanno sviluppando programmi per lo sviluppo dell’imprenditorialità e delle innovazioni basate sulla conoscenza”.

“In senso economico, quello che rappresenta una sfida per il nuovo governo è che la nostra economia può essere “congelata” dalla stagnazione e dal declino dell’attività economica dei Paesi della regione e dei Paesi che rappresentano i nostri principali partner esteri”.

“Il calo della domanda sui mercati esteri è un fattore limitante molto importante”, ha continuato Hanic.

Ecco perché è importante, aggiunge, “garantire un leggero aumento dei salari e delle pensioni e un aumento del potere d’acquisto della popolazione, al fine di garantire una crescita economica basata sulla crescita della domanda interna”.

Hanic infine conclude che la crescita della domanda interna insieme agli investimenti dovrebbe essere una fonte di crescita economica nel prossimo periodo.

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