I sindacati rinunciano alle trattative sulla legge sul lavoro e annunciano proteste

Le sigle sindacali ritengono inaccettabili le proposte di riforma del Governo e annunciano battaglia.

Il presidente dell’Associazione dei sindacati indipendenti della Serbia SSSS, Ljubisav Orbovic, ha dichiarato all’agenzia Tanjug che, alla riunione odierna della presidenza della SSSS e dell’Associazione dei sindacati ’’Indipendenza’’, dovrebbe essere presa la decisione di abbandonare le trattative sulla nuova legge sul lavoro e su come organizzare le proteste. Orbovic ha spiegato che tale decisone è stata presa ieri dopo che i rappresentanti dei sindacati avevano lasciato la riunione del gruppo di lavoro responsabile delle modifiche della legge sul lavoro. ’’I nostri rappresentanti hanno lasciato la riunione perché sul tavolo c’erano proposte che non erano state concordate’’, ha detto Orbovic.

Secondo quanto ha dichiarato il segretario di SSSS, Zoran Mihajlovic, i rappresentanti dei sindicati ieri hanno lasciato la riunione con il gruppo di lavoro perchè il Ministero del Lavoro aveva offerto una nuova soluzione per il contratto collettivo esteso, la quale, secondo il loro parere, non è applicabile nella pratica. Mihajlovic ha evidenziato inoltre che il Ministero è rimasto fermo sulla decisione di ridurre gli stipendi, mentre i sindacati insistono affinché ciò non avvenga, sostenendo che su questo non c’è spazio per le trattative. Essi hanno aggiunto che i rappresentanti del Ministero hanno inoltre inserito altri 16 articoli che prima non erano stati menzionati dal gruppo di lavoro e quindi la proposta di legge ha preso una nuova forma, sulla quale i partner sociali non concordano.

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