Una grande società russa è interessata ad acquistare Telekom Serbia, viene confermato al giornale ” Blic”. Questa decisione non è solo economica, ma , soprattutto, strategica.
D’altra parte, secondo le informazioni del giornale Blic, agli americani non basterà stare con le mani incrocciate ma stanno già preparando una risposta al tentativo della Russia di prendere in consegna Telekom tramite una controfferta in merito all’acquisto dell’ azienda serba. Non si sa ancora tramite quale azienda la Russia cercherebbe di prendere l’operatore nazionale serbo di telecomunicazioni. Finora sono citati alcuni nomi. Soprattutto “Gazprom telecom”, che nel 2012 ha tentato di entrare in questa regione attraverso la Slovenia. Nel gioco ci sono Milos Fridman, uno degli uomini più ricchi della Russia e il suo socio Mehmet Karamehmet, che sono anche comproprietari della società russa Alpha e del Sistema holding che oggi ha una partecipazione di maggioranza all’interno del più grande operatore russo di telecomunicazioni – MTS.
Come è stato riportato da Blic, grazie all’acquisto di Telekom i russi potrebbero posizionarsi meglio nella regione dei Balcani occidentali. In riferimento al fatto che hanno un interesse strategico, il prezzo di Telekom potrebbe essere superiore a quello di cui si è discusso precedentemente.“Grazie a questo acquisto i russi sarebbero in grado di coprire una gran parte del mercato della ex Jugoslavia” – spiega la fonte di ” Blic”. Il Cremlino valuta che la Serbia si orienta sempre più verso l’Occidente, fatto confermato dalla recente visita del primo ministro Aleksandar Vucic alla conferenza di Monaco di Baviera. I russi hanno reagito particolarmente male all’incontro tra Vucic e il vicepresidnete USA Joseph Biden in merito al tema di fornitura di gas dagli Stat Uniti alla Serbia. E’ seguito un attacco feroce dal canale televisivo RT-Russia Today al primo ministro serbo Aleksandar Vucic.
Come sostiene l’ex ministro delle Telecomunicazioni Aleksandra Smiljanic, “colui che possiede la Telekom, ha il controllo su tutte le comunicazioni nel nostro Paese”.