“I negoziati con il governo per i lavoratori della Fiat sono falliti e da domani inizieremo proteste e blocchi”, ha detto ieri all’agenzia “Beta” il rappresentante dei lavoratori e membro della squadra negoziale, Djordje Milojevic. Secondo lui dall’ufficio della Premier Ana Brnabić, “non sono in grado di presentare un’offerta sulle richieste dei lavoratori fino a martedì prossimo”.
Dall’altra parte, a “Tanjug” il governo ha invece detto che i negoziati non sono falliti o interrotti, ma potrebbero essere seriamente interrotti se i rappresentanti dei sindacati e dei lavoratori violassero l’accordo iniziale e avviassero una protesta. “Le trattative non sono state interrotte. I sindacati e le rappresentanze dei lavoratori stanno però violando l’accordo iniziale, ovvero che il governo serbo farà una proposta per i lavoratori che non accetteranno il programma offerto, solo dopo che la Fiat avrà completato il processo di registrazione dei lavoratori che andranno all’estero”. Milojevic ha affermato di aver informazioni sul fatto che la registrazione dei lavoratori per l’estero è ancora in corso e che loro non vogliono “mettere in pericolo il progetto Fiat” con la loro offerta. “Non aspetteremo fino a martedì, ma ci incontreremo davanti all’edificio dell’amministrazione comunale domani alle 12 e organizzeremo i blocchi”, ha aggiunto.
Intanto il presidente del Sindacato Indipendente di Fiat, Sasa Djordjevic, ha affermato che 137 lavoratori hanno presentato domanda di lavoro all’estero, condizione per mantenere il posto di lavoro quando il Gruppo “Stellantis” inizierà a produrre veicoli elettrici a Kragujevac. Il termine per la presentazione delle domande è stato prorogato a lunedì 20 giugno alle 13:00.
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