I produttori di auto in Russia sono in grave crisi; per questo è molto difficile pensare che Mosca decida di togliere i dazi doganali sull’import di automobili.
Se, prima della sua visita a Mosca il Premier Vucic avesse ricevuto le ultime notizie sui problemi dei produttori di auto in Russia, molto probabilmente non avrebbe chiesto al suo omologo, Dmitrij Medvedev, di dare un aiuto alla fabbrica Fiat di Kragujevac, permettendo l’importazione in Russia di quantità limitate di 500L senza dazi doganali. Anche se, alle richieste del Premier serbo, Medvedev ha risposto “vedremo e ci penseremo”, è stato subito chiaro che per il modello Fiat non ci sarebbero state speranze di entrare nel mercato russo attraverso vie secondarie.
Due sono le ragioni che non permettono alla Fiat di avere privilegi: da un lato la Russia fa parte di un’unione doganale che comprende la Bielorussia e il Khazakistan, dunque bisognerebbe chiedere il permesso anche ai paesi soci; inoltre – e questa è una ragione ben più importante – i produttori russi sono in grave crisi, con un mercato dell’auto che quest’anno è crollato del 7,6% rispetto all’anno scorso (a dicembre si prevede un calo del 16%).
Per questo motivo facile ritenere, secondo il quotidiano Novosti, che Medvedev non avrà nessuna intenzione di irritare i propri imprenditori.
(Novosti, 17.07.2014)