Al momento è possibile chiedere un prestito in dinari con un tasso di interesse annuo del dieci per cento, ma dalle banche fanno sapere che arriveranno prezzi più bassi.
La Banca Nazionale Serba per la seconda volta nell’ultimo mese ha deciso di allentare la cinghia e facilitare la concessione di prestiti. La banca centrale, questa settimana, ha diminuito il tasso di interesse di riferimento da 5 a 4,5% creando così le condizioni per prestiti in dinari più agevolati. La stessa mossa era stata compiuto dal governatore della Banca centrale quando a metà settembre le banche avevano iniziato ad annunciare in modo non ufficiale la concessione di crediti in valuta locale.
In alcune banche i clienti possono già riscuotere crediti in dinari contanti al tasso di 9,5%. I bancari sostengono che i prezzi di tali prestiti entro la fine dell’anno potranno essere ancora più bassi, di mezzo punto percentuale, e che il tasso intorno al 10% presto sarà accessibile in quasi tutte le banche. In questo modo, un prestito di 100.000 dinari ora è più conveniente di 10.000 dinari rispetto a tre anni fa e di 5.000 dinari rispetto all’anno scorso.
“I bancari hanno diverse ragioni per abbattere il tasso di interesse in dinari. La banca Nazionale Serba ha fatto calare il tasso di interesse di riferimento dal 10,5% del 2012 all’attuale 4,5%. Ci aspettiamo un ulteriore calo, avendo d’occhio la bassa inflazione e il tasso stabile della valuta locale” – viene riferito in una banca.
Aggiungono che il consiglio esecutivo della Banca Nazionale si incontrerà di nuovo il 12 novembre e che allora si parlerà eventualmente della possibilità di cambiare ulteriormente il tasso di interesse di riferimento.
L’economista Zoran Grubišić, intervistato da Blic, sostiene che sì, la Banca Nazionale ha lasciato spazio per crediti in dinari più convenienti ma che il prezzo del prestito verrà stabilito dalle singole banche.
“Adesso la mossa spetta a loro. Per molto tempo abbiamo avuto un alto tasso d’interesse di riferimento e prestiti onerosi in dinari. Adesso la Banca Nazionale ha creato le condizioni per l’abbattimento degli interessi, quindi la questione è solo vedere cosa faranno le banche” afferma Grubišić.
Le banche, tuttavia, oggi hanno un grosso problema a causa dei crediti non riscuotibili. Circa il 7% dei cittadini e il 19% delle imprese ritarda nel pagamento del debito, e a causa di ciò le banche vanno in perdita. A causa di questo, come riconoscono in una banca, i bancari sono prudenti con il calo del tasso di interesse.
Gli interessi per i prestiti in euro, i cui tassi annui vanno dai 9 ai 14 punti percentuali, potrebbero ugualmente subire un calo. Il motivo è che la Banca Nazionale Serba ha ridotto il tasso di riserva obbligatoria in valuta estera da 26% a 20%.
L’applicazione di questa disposizione inizierà a febbraio 2016.
(Blic, 18.10.2015)