Numerosi comitati di opposizione e gruppi di base non sono soddisfatti della decisione dei partiti centrali di boicottare le elezioni parlamentari e locali, e si sono quindi ritrovati ad un evento organizzato dall’organizzazione “Srbija 21” per discutere delle possibilità di partecipare alle urne.
Dozzine di comitati di partiti filo-europeisti, ex membri influenti di questi partiti, nonché numerosi gruppi significativi di cittadini a livello locale, sostengono le elezioni e cercano di non cedere il loro potere ai progressivi e ai socialisti. Leader e rappresentanti locali riuniti nella riunione, insieme al sostegno dell’organizzazione “Srbija 21”, hanno cercato di trovare un modello su come votare al meglio e proteggere gli interessi dei cittadini.
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“Nel corso degli ultimi mesi e settimane, abbiamo girato la Serbia e abbiamo notato che dozzine di ex e attuali comitati di partiti filo-europeisti e civili, nonché alcune membri e gruppi di cittadini di spicco, sostengono le elezioni. Non vogliono ritirarsi così, senza combattere” rivela una fonte dall’organizzazione.
Una sessantina di rappresentanti di gruppi di cittadini e comitati locali, sia del Partito Democratico che del Partito Socialdemocratico e degli ex URS e LDP erano presenti all’incontro, i quali si oppongono apertamente al boicottaggio e credono che entrambi i partiti debbano far marcia indietro.
Come politici seri e responsabili, non accettano di lasciare i loro elettori tradizionali e potenziali in tutta la Serbia senza rappresentanti politici e vogliono difendere fermamente i loro interessi nelle amministrazioni locali e nel parlamento nazionale.
Tutti, senza eccezione, temono che, nel caso in cui le forze civili e filoeuropeiste non vengano organizzate in modo rapido ed efficace, il parlamento serbo, per un lungo periodo di quattro anni, rimarrebbe senza forze politiche organizzate vere e forti a favore dell’adesione della Serbia al all’Unione europea.
A novembre è stata firmata una dichiarazione per il futuro europeo della Serbia al raduno “Per una Serbia europea” presso il “Sava Centar” di Belgrado. La dichiarazione è stata presentata dall’organizzazione “Srbija 21”. Miljana Jovanovic e Nenad Konstantinovic con i parlamentari Natasa Vuckovic e Vesna Marjanovic, Gordana Comic, vicepresidente dell’Assemblea nazionale, Petar Miletic, membro della presidenza PSG, Milano Antonijevic (Fond za otvoreno društvo), Bojan Klacar (CeSID), Marko Djurisic e Dejan Randic (Srbija 21) sono tra i firmatari.
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