La Rete dei ricercatori dei Balcani (BIRN) ha oggi dichiarato che il Governo serbo nell’anno trascorso ha mostrato limitati risultati rispetto alle promesse pre-elettorali fatte ai cittadini o forse ha agito in modo più lento rispetto a quello che i politici avevano pianificato e i cittadini si aspettavano.
Nella dichiarazione viene spiegato che BIRN ha monitorato il lavoro del Governo serbo per un anno, seguendo le politiche pubbliche nei quattro settori che i cittadini hanno ritenuto più importanti per il progresso personale e sociale: economia, lotta alla corruzione, sanità ed educazione.
La “Strategia nazionale nella lotta alla corruzione” è il documento più importante che il Governo e il Parlamento hanno adottato nel campo della lotta alla corruzione. Questo documento, fra le altre cose, contiene le direttive principali per la prevenzione della corruzione e per il rafforzamento delle istituzioni di controllo, così come alcune misure. Per quanto la revisione delle privatizzazioni abbia mostrato la determinazione del Governo nella lotta alla corruzione, bisogna comunque lavorare ancora nel rafforzamento dei meccanismi istituzionali per fare sì che la corruzione, che viene riconosciuta come sistematica, venga ridotta al minimo.
Dei quattro settori presi in considerazione, il progresso minore è stato segnato nel campo dell’educazione, in cui l’attività legislativa più significativa è stata l’adozione della “Strategia di sviluppo del sistema educativo fino al 2020”, a cui però non è seguita l’approvazione del Piano di azione per la sua attuazione.
Nel campo sanitario bisogna lavorare più seriamente nell’adozione di misure anticorruzione, per la trasparenza degli appalti pubblici e per la loro applicazione, per garantire la tutela della salute attraverso una chiara definizione dello stato delle pratiche private, così come per migliorare le strutture sanitarie.
In campo economico, settore che è al vertice delle priorità dei cittadini, sono stati mostrati progressi molto modesti. Il Governo non è riuscito a trovare una soluzione adeguata alla crisi, il numero di disoccupati è sempre alto, le misure per il miglioramento delle condizioni di lavoro non hanno dato i risultati attesi, mentre è necessario consolidare urgentemente le finanze pubbliche per ridurre il deficit di bilancio e il debito pubblico.
(FoNet, 31.07.2013)