Il sindacato militare della Serbia sostiene che la vaccinazione obbligatoria di tutti i membri dell’esercito è stata introdotta su ordine del Capo di Stato maggiore Milan Mojsilović, cosa confermata dal Ministero. Il sindacato, affermando che si tratta di discriminazione poiché la vaccinazione viene valutata come condizione per l’avanzamento di carriera o la formazione, ha fatto presente il caso al procuratore generale e al difensore civico.
“Non fa male, tranquilli”, aveva detto pochi giorni fa il Presidente della Serbia ai soldati nel punto di vaccinazione della caserma “Dedinje”. Quel giorno sono stati vaccinati 180 soldati con i membri delle loro famiglie, e il Presidente era soddisfatto, anche se convinto si potesse fare di meglio.
“Non so come, ma penso che il generale Mojsilovic, in quanto Capo di Stato maggiore, abbia preso la decisione di rendere la vaccinazione obbligatoria per i membri dell’esercito”, aveva detto Vucic.
Il sindacato militare crede di sapere come ci sia riuscito: è stata divulgata una parte del documento che si sostiene essere autentico, in cui c’è l’ordine di raggiungere una percentuale di almeno il 70% di vaccinati nelle unità delle varie caserme entro il 25 maggio, e che le persone che non eseguiranno l’ordine saranno sottoposte a provvedimenti disciplinari. Si afferma inoltre che l’Amministrazione delle risorse umane richiederà informazioni sulla vaccinazione come condizione per la promozione a un grado superiore e che i non vaccinati non saranno mandati a corsi di formazione o di addestramento avanzato.
“Ecco un esempio di ordine usato nell’esercito serbo, emesso su richiesta del Capo di Stato maggiore generale il 10 maggio, il quale obbliga la vaccinazione per tutti i militari che non sono stati vaccinati finora e che sarà implementato dal 17 maggio al 6 giugno. Abbiamo quindi davanti una chiara forma di discriminazione per iscritto, da parte di un organismo statale serio”, sostiene Novica Antić.
Il sindacato dice di aver informato la Procura della Repubblica superiore perché si tratta di un abuso di posizione, nonché il difensore civico e il commissario per la tutela delle parità.
“Gran parte dell’esercito si è vaccinata volontariamente e noi del sindacato siamo stati vaccinati, io mi sono vaccinato…Tuttavia, dobbiamo reagire come sindacato e come Stato per rispettare la volontà di ogni uomo garantita dalla costituzione, poiché queste sono libertà e diritti fondamentali di ognuno”.
La vaccinazione dei membri dell’esercito serbo è iniziata il 19 gennaio alla Fiera di Belgrado e il Ministro Nebojsa Stefanovic è stato vaccinato con il primo gruppo di soldati. Il Ministero della Difesa ha lanciato proprio in questi giorni una mini campagna sui social network, che mira ad eliminare i dilemmi sui vaccini contro il coronavirus.
Mojsilović naredio obaveznu vakcinaciju vojske, sindikat – to je diskriminacija
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